Vladimir Kara-Murza è scomparso. La posizione del giornalista, attivista e oppositore del regime russo di Vladimir Putin, in carcere dallo scorso aprile, è sconosciuta. Chi ha provato a fargli visita o a inviargli una lettera non è riuscito a rintracciarlo.
Kara-Murza, quarantadue anni, sta scontando una condanna a venticinque anni di carcere per alto tradimento e inizialmente era detenuto in una prigione siberiana, nella regione di Omsk. Ma una lettera inviatagli dall’attivista e giornalista Alexander Podrabinek è stata rispedita al mittente con l’annotazione che il detenuto non si trovava più lì, come ha scritto ieri lo stesso Podrabinek su Facebook.
E sempre ieri Evgenia Kara-Murza, moglie di Vladimir, ha scritto su X (ex Twitter) di aver capito che dopo quattro mesi di isolamento nella colonia penale siberiana di Omsk – sud ovest della Russia – il marito è stato trasferito in un luogo sconosciuto. «Non ci sono motivi per il suo trasferimento e questo rende la cosa ancora più spaventosa perché mio marito è nelle mani delle stesse persone che hanno tentato di ucciderlo due volte, nel 2015 e nel 2017. Chiedo che il governo russo ci fornisca informazioni su dove si trova mio marito», ha scritto Evgenia Kara-Murza.
Vadim Prokhorov, uno degli avvocati di Kara-Murza, ha detto che a un altro avvocato che ha cercato di visitare il detenuto è stato detto che questi non era in prigione.
Come spiega il Guardian, i trasferimenti all’interno del sistema carcerario russo sono coperti da un’alta segretezza e può capitare che si perdano i contatti con i detenuti anche per diverse settimane, anche se le famiglie degli stessi carcerati andrebbero informate su ogni nuova posizione entro dieci giorni dal trasferimento. A dicembre, ad esempio, chi aveva provato a dialogare con il massimo esponente dell’opposizione russa, Alexei Navalny, aveva fatto sapere che era impossibile contattarlo né sapere con certezza la sua posizione.
Vladimir Kara-Murza è sopravvissuto due volte ad avvelenamenti che avrebbero avuto come mandante prorio le autorità russe e ha paragonato i processi a cui è stato sottoposto a quei processi farsa che avvenivano nell’Unione Sovietica, sotto la dittatura di Joseph Stalin. Kara-Murza è stato arrestato nel 2022 e successivamente condannato a venticinque anni di carcere con lìaccusa derivante da un discorso dello stesso anno alla Camera dei rappresentanti dell’Arizona in cui aveva denunciato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.