Senza arte né parteGli attivisti di Ultima Generazione hanno ricoperto di foto la teca della Venere di Botticelli

Volontari de gruppo hanno attaccato delle fotografie dell’alluvione di Campi Bisenzio nella copertura del celebre capolavoro rinascimentale. L'opera non è stata danneggiata

LaPresse

Due attivisti di Ultima Generazione hanno temporaneamente attaccato con lo scotch di carta delle foto delle recenti alluvioni di Campi Bisenzio nella teca che custodisce la Venere di Botticelli nella Galleria degli Uffizi. Il personale del museo ha subito spento le luci e chiuso la stanza in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Nei quindici minuti di attesa i due attivisti hanno letto un comunicato per evidenziare la gravità dei cambiamenti climatici, sottolineando la crescente frequenza di alluvioni e frane che danneggiano infrastrutture essenziali e criticando la nuova legge Ecoproteste, che prevede fino a sei mesi di carcere per azioni simili, definendola un tentativo di criminalizzare la protesta ambientale.

Il blitz era stato pianificato proprio nel giorno del passaggio di consegne agli Uffizi tra Eike Schmidt e il neo direttore Simone Verde. Gli attivisti sono stati arrestati dai carabinieri e denunciati per riunione non autorizzata in luogo pubblico e interruzione di servizio pubblico. Questo episodio è l’ultimo di una lunga serie di azioni simili condotte da Ultima Generazione a Firenze, incluse proteste contro l’industria dei combustibili fossili e altre manifestazioni pubbliche. Un anno fa due attivisti del gruppo si erano sono incollati alla «Primavera» di Botticelli prima di essere portati via.

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