Uno strumento gratuito, basato sull’intelligenza artificiale generativa, in grado di realizzare in maniera automatica un curriculum vitae personalizzato tramite il solo racconto vocale dell’utente. È il nuovo Cv Maker sviluppato da Adecco, che aiuta i candidati a scrivere in modo pratico e intuitivo il primo biglietto da visita da spendere nel mondo del lavoro.
Lo strumento, raccogliendo tramite il microfono di un pc, di uno smartphone o di un tablet le informazioni sulle esperienze formative e professionali dell’utente, restituisce in pochi minuti un curriculum professionale aggiornato ed efficace.
Il progetto si inserisce anche nell’ambito delle iniziative legate a tematiche di inclusione ed educazione messe in campo da Adecco, con l’obiettivo di rendere più accessibile e semplice il processo di candidatura, che rappresenta oggi una delle più grandi sfide per i futuri lavoratori. Cv Maker si rivolge, in particolare, a tutti coloro che per la prima volta si approcciano al mondo del lavoro, tra cui i giovani candidati che magari non hanno ancora dimestichezza nella stesura di un curriculum, ma anche le persone con disabilità e i lavoratori stranieri che possono incontrare barriere linguistiche.
Un particolare vantaggio del Cv Maker, inoltre, è quello di poter generare cv in lingue diverse, oltre alla possibilità di usufruire di un tool di traduzione istantanea. Aspetto molto utile per chi, ad esempio, è alla ricerca di nuove esperienze e opportunità anche all’estero.
«Il cv è un potentissimo primo biglietto da visita per entrare, posizionarsi e muoversi nel mercato del lavoro, ma scrivere il proprio curriculum vitae non è così semplice e spesso è un vero e proprio “pain point” per moltissime persone», spiega Saverio Surace, Head of Business Innovation di The Adecco Group Italia.
La “sindrome da foglio bianco” è «il primo scoglio da superare quando ci si trova a dover organizzare e razionalizzare le informazioni su se stessi da far confluire in un cv da sottoporre ad altre persone». Ma «anche il fatto di non aver tenuto aggiornato il proprio cv e “ricordarsene” quando si è pronti a candidarsi per una posizione per la quale ci si sente adeguati è un’altra criticità che ricorre spesso».
Aggiungiamoci poi, spiega Surace, «la paura di non riuscire a essere esaustivi, l’incertezza su cosa scrivere e in che forma, i dubbi su come descrivere certe mansioni e posizioni, l’insicurezza sull’aggiunta di informazioni personali (per esempio legate ad interessi e impegni civili)».
Tutti aspetti che possono influire sull’efficacia stessa del documento che si va a produrre. Certo, avere un buon cv non è tutto, ma aiuta. Come spiega Surace, l’obiettivo è «aiutare le persone a creare il proprio curriculum vitae attraverso una procedura guidata, potenziata attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Il fatto di potersi affidare a un framework che, passo per passo, accompagna le persone nella creazione del proprio cv rappresenta un primo supporto concreto».
Chiunque abbia necessità di un aiuto può utilizzarlo. «Le persone possono interagire con il comune linguaggio naturale, anche parlando e dialogando con il tool come se stessero raccontando e condividendo le proprie narrazioni con un’altra persona», spiega Surace. «Il tool è in grado di comprendere il linguaggio naturale e di proporre alla persona che lo sta utilizzando un risultato in termini di testo e struttura del cv». Poi, «spetta sempre alla persona “l’ultima parola”, questo è importante sottolinearlo, è lei che decide quanto si sente “vicina” al risultato prodotto e quanto il cv realizzato rispecchia le informazioni che desidera condividere e inserire nel documento».