«Eminentemente» diversiLa nave Duilio dimostra che un’alleanza giallorossa non durerebbe neanche un giorno

Su politica estera e difesa, Conte, Schlein e la coppia Fratoianni & Bonelli hanno tre posizioni inconciliabili. Non riescono neanche a mettersi d’accordo sull’avverbio giusto da usare per descrivere l’intervento difensivo delle forze italiane impegnate nel Mar Rosso

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Un ipotetico governo Schlein oggi cadrebbe sulla questione della difesa delle navi attaccate dai ribelli Houthi nel Mar Rosso. Sabato la nave italiana Duilio che si trova nella zona nel quadro della missione internazionale Aspides ha distrutto un drone lanciato dagli yemeniti. Come quasi sempre, sulla politica estera e di difesa un governo Pd-M5s-Asv (cioè Sinistra-Verdi) non starebbe in piedi. Oggi arriva in Senato il provvedimento su questa delicata questione (tra l’altro l’Italia è in ritardo, sicché è come se si autorizzasse una cosa già accaduta) che si voterà giovedì con il Pd favorevole come la maggioranza del governo Meloni. Invece Sinistra italiana e Verdi sono contrari a causa di un avverbio, come vedremo, mentre il M5s ieri in commissione si è astenuto, cioè non ha espresso una posizione favorevole. 

Tre posizioni diverse. Se ci fosse un governo Schlein il provvedimento passerebbe con i voti della destra ma il governo di sinistra dovrebbe rassegnare le dimissioni. In Sardegna o in Abruzzo il campetto largo può anche sfangarla ma a livello di governo nazionale la strada è scoscesa, per non dire sbarrata. 

L’avverbio che determina il no di Asv riguarda l’intervento «eminentemente» difensivo che loro vorrebbero trasformare in un intervento «esclusivamente» difensivo. Come se i comandanti delle navi italiane si divertissero a sparare ai droni degli Houthi. Ma si può, in nome di un pacifismo che qui non fa ragione di esistere, mettere in discussione il diritto di difendere la libertà di navigazione? Che ne sanno Fratoianni&Bonelli quando si deve sparare per difendersi da un drone come è successo sabato scorso? «”Eminentemente” significa che i nostri militari intervengono in caso di attacchi militari o in caso di pericolo imminente, non attaccano preventivamente», hanno spiegato fonti dem citate dal Corriere della Sera. 

Una linea, quella del Pd, che stavolta non ha incontrato, almeno per ora,  i soliti dissensi boldriniani o camussiani. Dice l’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini: «Il Pd sta tenendo la barra nella giusta direzione e questo mi basta». Cioè il problema è degli altri. Per esempio di uno come Giuseppe Conte che si traveste da super-colomba come se la difesa della libertà del commercio dagli attacchi dei terroristi yemeniti fosse una guerra d’invasione. Il problema è serissimo. 

Sempre sabato scorso è stata affondata una nave battente bandiera del Belize trasportava ventunomila tonnellate di fertilizzanti, che potrebbero causare danni ecologici al Mar Rosso e alle sue barriere coralline, colpita da un missile sparato dai ribelli Houthi il mese scorso, la nave è affondata sabato al largo delle isole Hanish, dopo aver imbarcato acqua per giorni. Non c’è da scherzare. O da fare ideologia. Qui è in gioco una questione di libertà e di responsabilità internazionale. Altro che avverbi.

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