L’arte come inclusioneIl Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis per la promozione della cultura e della creatività

Dal 28 aprile a Mestre apre al pubblico la mostra curata da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi all’interno del progetto “Ifis Art”

Banca Ifis

Villa Fürstenberg a Mestre aprirà le porte al pubblico dal 28 aprile per ospitare il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis per una serie di iniziative, a partire da una collezione di opere che spaziano dall’arte classica a quella contemporanea. La mostra si inserisce all’interno del progetto di Banca Ifis, “Ifis Art”: una collezione artistica che vanta più di cento opere realizzate da cinquanta artisti diversi.

La mostra, curata da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, si articolerà nei ventidue ettari di giardino del Parco, che a oggi ospita tredici opere plastiche di undici maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert e Giuseppe Penone. A questi, si aggiunge l’installazione diffusa di Nico Vascellari, intitolata “Horse Power”, che valorizza le peculiarità del rapporto tra uomo e natura immersa nell’ecosistema botanico-naturalistico del giardino della villa.

Il progetto è stato voluto e ideato dal presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, nel contesto della biennale Arte 2024 di Venezia, e raccoglie le iniziative realizzate dalla Banca per valorizzare arte, cultura, e creatività.

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Sempre nel parco, si terrà l’inaugurazione del Public Program del Padiglione Italia alla Biennale con la nuova performance sonora di Massimo Bartolini, “Ballad for ten trees”, a cui seguiranno interventi di artisti come Nico Vascellari, workshop con l’artista del Parco Philip Colbert e giornate di studio su tematiche collegate all’arte e all’ecosistema economico-culturale, come Made in Italy, restauro, e mecenatismo delle imprese per la cura e il benessere interno, delle comunità e dei territori di riferimento.

A partire dal 28 aprile, dunque, i visitatori potranno entrare al parco previa prenotazione tramite l’app dedicata “Ifis Art”, applicazione in cui è anche raccontata la storia delle singole opere attraverso video e interviste agli artisti. Il progetto mette infatti al centro il digitale, mirando a usare mezzi innovativi e alternativi per rendere l’arte più accessibile, a sviluppare partnership tra pubblico e privati, e per supportare i giovani.

Banca Ifis, infatti, è impegnata nell’uso dell’arte come strumento di inclusione sociale verso i giovani. Ha promosso iniziative come “Your Future You”, progetto didattico di economia sociale di 21 Gallery (Treviso), un corso rivolto alle liceali e ai liceali il cui scopo finale è accompagnare gli studenti maturandi nella ricerca del percorso più adatto di studio, di lavoro, per maturare le proprie competenze e contemporaneamente per diventare adulti equilibrati e motivati.

Ifis Art si propone anche come piattaforma che stimoli riflessioni e approfondimenti sul valore, non solo economico, ma anche sociale di arte e cultura portano per comunità, imprese e territori. In quest’ottica, la Banca ha deciso di dedicare l’edizione 2024 del proprio osservatorio “Economia della Bellezza”, evento nato nel 2021 nell’ambito delle progettualità del Social Impact Lab Kaleidos, ai benefici sociali e produttivi generati da ambienti di lavoro in cui è presente l’arte.

Altri progetti di Ifis Art comprendono l’operazione di recupero e restauro dell’opera di Banksy, The Migrant Child, una delle sole due opere dello street artist riconosciute in Italia. L’impegno di Banca Ifis, che ha accolto l’appello del Ministero della Cultura, ha l’obiettivo di custodire non solo il valore artistico, ma anche sociale dell’opera, riconosciuto come un simbolo di pace e speranza. La Banca ha acquistato Palazzo San Pantalon, a Venezia, dove l’opera è apparsa nel 2019, per restaurare l’intero immobile, trasformandolo in uno spazio espositivo dedicato soprattutto agli artisti più giovani, italiani e internazionali, e aperto alla comunità veneziana.

Banca Ifis

In occasione della Biennale Arte 2024 di Venezia, Banca Ifis ha animato l’opera grazie all’installazione digitale “Light over Banksy – Human Rights First”, realizzata da Anderson Tegon e dal team creativo di Pepper’s Ghost. La proiezione sarà visibile ogni sera, dalle 21.30 alle 23.30, a partire da mercoledì 17 aprile fino a domenica 21 aprile sulla facciata di Palazzo San Pantalon in Campo Santa Margherita.
Ancora, Banca Ifis ha operato a Lucca, dove si è tenuta la mostra “Antonio Canova e il neoclassicismo a Lucca”, in cui dodici busti dello scultore che si pensavano dispersi sono stati restaurati ed esposti.

Oggi, l’esposizione al Parco mira alla valorizzazione della biodiversità e dell’inclusione, dei valori e diritti collegati, e di reti sinergiche tra le imprese e il terzo settore della creatività contemporanea. Per misurare il suo impatto sociale, Banca Ifis sfrutterà un modello sviluppato con il Politecnico di Milano per quantificare in termini monetari il valore generato dalle iniziative della Banca sulla comunità. Modello che è stato già applicato ad altre iniziative della Banca e che ha dimostrato che ogni euro investito in progetti sociali genera mediamente 3,9 euro di valore per le comunità e i territori.

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