Il cibo come motore di sviluppo dell’economia. Il cibo come strumento di dialogo e di integrazione. A Torino è cominciato Disquisito, il festival per i dieci anni dalla nascita del Mercato Centrale, ideato con Linkiesta Gastronomika e Il Post. Dal 19 al 21 aprile, a Porta Palazzo, si terrà la tre giorni di talk, incontri, masterclass e laboratori con esperti del settore agroalimentare ma anche con scrittori, attori, giornalisti.
Nella struttura di 4.500 metri quadri, su tre livelli, Anna Prandoni, direttrice di Linkiesta Gastronomika, e Luca Sofri, direttore de Il Post, hanno dato il via al festival con Umberto Montano, fondatore del Mercato Centrale, Michela Favaro, vicesindaca di Torino, e Paolo Chiavarino, assessore al Commercio e Mercati. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha inviato un messaggio in cui ha sottolineato l’importanza del Mercato Centrale per la riqualificazione del quartiere di Porta Palazzo.
«Il Mercato Centrale di Torino non è solo un luogo in cui si compra e si consuma cibo, ma è anche un luogo in cui si fa cultura», ha sottolineato Michela Favaro. «È anche attraverso il cibo che si possono misurare le politiche di una città. Il cibo può essere motore di sviluppo dell’economia locale, ma anche motivo di disuguaglianza».
Si parlerà anche di questo a Disquisito. Un’occasione per creare «reti di relazione ben intenzionate», per «conoscere le cose e far girare delle idee», ha detto Luca Sofri. Tre giorni di dialoghi, degustazioni al buio, musica e parole. Per disquisire di cibo, ma non solo.