In questi mesi siamo volati due volte in Marocco per raccontare parti di vita, cultura, cibo, ospitalità, di questo Paese tremendamente affascinante e diverso. Quello che abbiamo visto e provato personalmente ci ha trasmetto emozioni differenti, tra una Marrakech sulla cresta dell’onda di un turismo particolarmente glamour, con un gusto che strizza l’occhio al design contemporaneo e internazionale, e una Fès decisamente più ruvida e ancora priva di grande struttura. La sua Medina infatti – che compresa della sua parte più moderna raggiunge e supera il milione di abitanti – è molto meno caotica e compressa rispetto a quella di Marrakech.
Passeggiando, si nota come sia stata di recente ripulita e ristrutturata (seguendo regole architettoniche e schemi stilistici che avevamo già notato nel souq e nella Medina di Marrakech), e come resti graziosa nei suoi mille negozi di terracotta, cibarie, saponi, tessuti e particolarmente colorata. Le vie sono una vera e propria matassa di percorsi, un sali e scendi confuso, fatto di giardini nascosti, angoli bui, lampioni solitari, umori fetidi, ragazzini in tuta che si rincorrono, ragazzine timide che si confidano.
Diversi interventi di investitori francesi, italiani e internazionali iniziano a manifestarsi qui, come altrove, ma con un’allure e un approccio apparentemente meno business oriented e più passionale. Ogni nuova apertura (dove per nuova non si intende necessariamente una collocazione temporale recente ma uno stile e un progetto attuali) è elegante, dettagliata, pensata e in qualche modo sofisticata. Non a caso, il Relais & Chateaux Riad Fès riesce a essere un’oasi di ospitalità dove l’essenza dell’architettura marocchina e dell’artigianalità locale si ritrovano distillate in un riad esclusivo e riservato.
Siamo in un palazzo maestoso, risalente al quattordicesimo secolo e un tempo dimora di una delle più importanti famiglie della città. Nel rispetto delle sue caratteristiche originali, la famiglia Sefrioui ha portato a termine un restauro celebrativo del suo prestigio, delle atmosfere arabeggianti che gli interni tutt’ora evocano, facendone una destinazione lussuosa e confortevole. Il progetto ha seguito le linee guida dei riad originali, dove a ogni piano si alternano suite di dimensioni notevoli e dotate di stanze diverse, dove leggere, riposare, lavarsi, vestirsi.
Al pian terreno il ristorante gode di un patio esterno arredato con tavoli spaziosi e poltroncine, e sfruttabile dalla colazione alla cena. In caso di pioggia – e possiamo dirvelo per esperienza – è prevista una sala interna molto intima che è stata da poco ridisegnata nei colori e nell’illuminazione al fine di creare un secondo ambiente ancora più chic. All’ultimo piano del riad, il bar della terrazza affaccia sulla Medina. Nelle prime ore del mattino, quando il tempo lo permette, è un classico ammirare da quassù i grandi stormi di uccelli che fluttuano nell’aria disegnando forme astratte. Nel corso della giornata il rooftop è ideale per chi sceglie di fare un pranzo con vista ma se amate il tramonto, aspettate il calar del sole in compagnia di un buon drink e vi sentirete nel posto perfetto nel momento perfetto.
A questo punto siete pronti per la cena, firmata dalla cheffa Abida Lella, per una delle migliori esperienze di cucina Fassi (tipica della città) in stile marocchino. Prenotandolo con due giorni di anticipo, potrete assaggiare il mechoui, il classico cosciotto arrostito e presentato con le sue salse e con una tajine di verdure di accompagnamento. Vi consigliamo di non perdere la classica pastilla, un involucro di pasta fillo spolverato di cannella, che accoglie al suo interno un ripieno morbido di carne di piccione (ma può essere anche di pollo, pesce o verdure) e spezie, oltre che alla combinazione di più insalate. Verdure cotte, crude e legumi, marinati e conditi in più versioni, costituiscono la classica entrée vegetale “alla maniera di Fès”. Un abbondante antipasto, che vi suggeriamo di dividere con altri commensali.
«Negli ultimi vent’anni ho avuto il privilegio di guidare il team del Riad Fès nel confezionare una proposta che raccontasse ai nostri ospiti la quint’essenza della cucina di Fès, dei suoi aromi e della sua eredità culinaria. Questo bagaglio di ricette e di informazioni costituisce oggi un Tesoro che dobbiamo preservare nelle generazioni future, negli ospiti, nelle famiglie. Mi sento onorata di questo compito» afferma Abida.
Il valore aggiunto di Riad Fès risiede proprio nell’essere depositario di un passato prestigioso, di più eredità marocchine, che trovano qui l’espressione più elegante e comprensibile per un pubblico internazionale. Senza dubbio nei prossimi tempi le novità saranno sempre più numerose e le attenzioni verso la clientela ancora più marcate, grazie in particolare alla figura di Nicolas Grau, professionista con esperienza decennale nel settore hospitality, in strutture quali Plaza Athénée e Le Meurice. Pronti a volare in questa adorabile cittadina?
Courtesy photo Relais & Chateaux