Concepito come contest globale nel 2015 per valutare e supportare i talenti emergenti nel mondo della gastronomia, indipendentemente dal background, dal sesso e dall’etnia, il progetto S.Pellegrino Young Chef Academy è stato presentato durante il Festival di Gastronomika da Valeria Raimondi, giornalista e direttrice di Fine Dining Lovers, magazine dedicato all’alta gastronomia targata S.Pellegrino e Acqua Panna, accompagnata da Marco Apicella, ex-studente e proprietario del ristorante Al Peschereccio. Oggi i principali obiettivi per l’Academy sono il networking, la continua formazione e la crescita professionale, raggiunti anche attraverso dei workshop gratuiti ed eventi locali. Con un ruolo di mentorship, dei senior chef hanno il compito di traghettare i ragazzi durante l’intero percorso formativo, anche post-competizione. La chiave del successo del progetto è la formazione a trecentosessanta gradi, che prevede la costruzione della propria immagine, la conoscenza del marketing e dell’imprenditorialità attraverso l’offerta di seminari online, video, podcast e molto altro.
L’invito da parte di Valeria Raimondi è un inno all’inclusività: «Mi piacerebbe personalmente e professionalmente che ci fosse una maggiore partecipazione da parte delle donne, la speranza è quella di raggiungere il cinquanta per cento di partecipazione da parte delle chef under 30».
Marco Apicella descrive la sua esperienza personale durante il contest come un momento determinante per la sua carriera: «Chiunque ha ambizione deve mettersi in gioco, anche se non è facile farlo. Grazie a questa opportunità sono riuscito a proiettarmi in un mondo che sarebbe stato difficoltoso data la mia età, nessuno credeva in me».
La sfida è aperta a tutti i giovani chef di età compresa tra diciotto e trent’anni, con lo scopo di identificare i migliori cuochi provenienti da tutto il mondo, evidenziare il loro talento e accelerare il loro sviluppo professionale.
La selezione dei finalisti per ognuna delle aree del mondo è affidata a esponenti di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che valutano la ricetta con cui ogni young chef si candida alla competizione. I criteri sono stringenti, precisi e comprendono la tecnica, l’innovazione e il messaggio che ogni concorrente intende trasmettere con la propria ricetta. È un importante evento di conoscenza e di scambio, con un programma internazionale.
Il portoghese Nelson Freitas, vincitore dello scorso anno, ha avuto la fortuna di collaborare con Virgilio Martinez e Pía León del Central in Perù, primo ristorante classificato nella The World’s 50 Best Restaurant 2023. Durante il suo viaggio, durato due settimane, il giovane Freitas si è unito alla squadra del Central sia nel servizio in cucina che in sala. Attraverso l’attenzione per la scelta dei produttori e l’incontro con nuove tecniche, il ragazzo ha potuto approfondire la propria conoscenza della gastronomia peruviana.
Le selezioni per la sesta edizione sono aperte: c’è tempo fino al 19 giugno per potersi candidare, presentando la ricetta di un signature dish. È il contesto ideale per tutti coloro che desiderano mettere in mostra il proprio talento e mettersi alla prova, sfruttando l’opportunità di concorrere per altri tre premi collaterali. Saranno premiati coloro che dimostrano il proprio impegno verso pratiche socialmente responsabili e chi sarà in grado di dare una visione moderna a un piatto della tradizione. L’assegnazione dell’ultimo premio spetta direttamente ai lettori di Fine Dining Lovers.
La sola partecipazione alla competizione apre le porte alla community dell’Accademy, alla quale anche dei partner selezionati S.Pellegrino sono invitati a partecipare. «All’interno del sito c’è anche uno spazio chiamato Job Call in cui condividiamo tutte le offerte lavorative, esperienze e consigli. Speriamo che questa opportunità possa essere una risorsa d’aiuto alle nuove generazioni», conclude Valeria Raimondi.