Mosca ciecaLa Cina potrebbe organizzare una conferenza di pace in Ucraina, dice Lavrov

In una intervista a Rossiya Segodnya, il ministro degli Esteri russo ha detto: «È fondamentale, innanzitutto, affrontare le cause profonde e proteggere gli interessi legittimi di tutte le parti»

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In una recente intervista alla agenzia di stampa Rossiya Segodnya, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha suggerito la possibilità che la Cina possa organizzare una conferenza di pace tra Russia e Ucraina e porsi come mediatore terzo. «È fondamentale, innanzitutto, affrontare le cause profonde e proteggere gli interessi legittimi di tutte le parti, con successivi accordi basati sul principio di sicurezza equa e indivisibile», ha detto Lavrov.

Questa intervista è un messaggio diplomatico rivolto al resto del mondo dopo il recente invito del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a Stati Uniti e Cina di partecipare a un vertice di pace in Svizzera a metà giugno. La Russia ha ripetutamente affermato che non parteciperà a questo vertice, insistendo che la precondizione per sedersi al tavolo dei negoziati è che l’Ucraina e i paesi occidentali riconoscano le conquiste territoriali del Cremlino in Ucraina; una proposta che Kyjiv ha fermamente rifiutato. 

Nelle sue dichiarazioni, Lavrov ha anche accusato la politica degli Stati Uniti in Asia occidentale, affermando di «alimentare le fiamme del conflitto» nella regione. Una presa di posizione che segue i dettami del vertice tenutosi a metà maggio, in cui il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping hanno concordato di voler approfondire ulteriormente la loro partnership strategica, criticando gli Stati Uniti per le minacce poste ai loro paesi. Pechino e Mosca hanno significativamente rafforzato la loro cooperazione economica e i legami diplomatici negli ultimi anni, dopo il conflitto in Ucraina, rendendo la Russia sempre più dipendente dalla Cina.

Nel frattempo il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha dichiarato che l’Ucraina riceverà presto i caccia F-16 di fabbricazione statunitense, ma che metà degli aiuti militari stranieri di cui ha disperatamente bisogno stanno arrivando in ritardo. Da mesi il paese chiede ripetutamente all’Occidente di fornirgli più hardware militare, missili a lungo raggio e aerei da guerra avanzati.

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