In un bizzarro colpo di scena all’interno della crescente tensione della Georgia con l’Occidente, il Primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha accusato un anonimo Commissario europeo di aver emesso una minaccia di morte: «Un Commissario dell’UE mi ha detto: “Hai visto cosa è successo a [Robert] Fico? Devi stare attento”», ha detto Kobakhidze. Questa dichiarazione arriva mentre il partito Sogno Georgiano (Gd) ha annunciato che la prossima settimana intende superare finalmente il veto della presidente georgiana Salome Zourabichvili sulla Legge sulla trasparenza degli interessi stranieri, (meglio conosciuta come la legge “sugli agenti stranieri” simile a quella russa) nonostante da diverse settimane massicce proteste e crescenti pressioni internazionali puntino a fargli abbandonare questa decisione considerata come un brusco allontanamento della Georgia dall’Occidente e un avvicinamento al Cremlino.
L’Unione europea e in particolare gli Stati Uniti hanno chiarito che il superamento del veto della presidente Salome Zourabichvili e l’entrata in vigore della legge comporterà una serie di sanzioni, incluse le restrizioni ai viaggi e misure finanziarie. In particolare, durante la sua visita a Tbilisi, il Sottosegretario di Stato statunitense Jim O’Brien è stato il primo a dichiarare che, se la legge proseguirà senza conformarsi alle norme dell’Unione europea e se continueranno le accuse contro gli Stati Uniti e gli altri partner internazionali, i rapporti tra i due Stati saranno a rischio e verranno adottate restrizioni finanziarie e ai viaggi alle persone responsabili della legge.
Il 22 maggio, il Segretario di Stato americano Antony Blinken si è rivolto al Congresso degli Stati Uniti condannando la legge sulla influenza straniera della Georgia, definendola come «presa direttamente dal manuale di Mosca». Ha anche avvertito che gli Stati Uniti sarebbero costretti a prendere provvedimenti se la legge venisse implementata. Questa dichiarazione forte è senza precedenti e arriva in risposta alla continua sfida del partito Sogno Georgiano agli avvertimenti americani.
Inoltre, il deputato repubblicano della Carolina del Sud e co-presidente della Commissione di Helsinki della Camera dei Rappresentanti, Joe Wilson, ha presentato un disegno di legge senza precedenti che propone sia sanzioni per i funzionari di Sogno Georgiano sia significativi incentivi se la Georgia invertirà il suo attuale corso anti-occidentale e anti-democratico.
In base al ddl, gli Stati Uniti potrebbero avviare colloqui con la Georgia per aprire «un solido regime commerciale preferenziale», spingendo per la adozione di un significativo pacchetto militare, alleggerendo anche il regime dei visti per i cittadini georgiani. Ma solo se la Georgia invertirà la sua rotta anti-occidentale e arresterà il suo regresso democratico. Il disegno di legge include anche un pacchetto di sanzioni, comprese le interdizioni dei visti per i politici e i loro familiari responsabili del passaggio della «recente legislazione sugli agenti stranieri in stile russo». Le sanzioni colpirebbero anche le forze dell’ordine georgiane e i servizi di sicurezza che hanno represso le proteste.
Sminuendo la probabilità dell’adozione del disegno di legge – denominato Mobilizing and Enhancing Georgia’s Options for Building Accountability, Resilience, and Independence, o MEGOBARI [che significa “Amico” in georgiano] – il Gd ha attaccato gli Stati Uniti accusandoli di ricatto, sostenendo che la responsabilità di riparare le relazioni Usa-Georgia ricade interamente su Washington.
Il leader del partito Sogno Georgiano ha dichiarato che «alcuni politici e funzionari americani continuano a commettere un errore dopo l’altro e utilizzano il linguaggio del ricatto», continuando ad accusare le Ong finanziate dall’Occidente e il “Partito della Guerra Globale” (teoria del complotto proposta dal Gd) di tentativi di rivoluzione e di sforzi per trascinare il Paese in guerra con la Russia. A seguito della dichiarazione del Gd, il Washington Bureau, basandosi su una fonte anonima del Congresso degli Stati Uniti, ha riferito che gli Stati Uniti possiedono informazioni che potrebbero distruggere la reputazione dei rappresentanti dell’élite politica georgiana, se continueranno con la loro retorica cospirativa anti-occidentale.
In risposta al rapporto, il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha raddoppiato gli attacchi contro Washington e ha detto che sia l’Unione europea che gli Stati Uniti hanno bisogno di de-oligarchizzarsi (una delle raccomandazioni cruciali dell’Ue stabilite per la Georgia per i colloqui di adesione) dal “Partito della Guerra Globale”: «Non possiamo essere specifici, ma ancora, quello che possiamo ripetere è che queste forze [Partito della Guerra Globale] hanno un’influenza chiave sia sull’Unione Europea che sugli Stati Uniti d’America, il che è un progresso infelice. Una cosa può essere detta direttamente: sia l’America che l’Ue hanno bisogno di deoligarchizzarsi».
«Per quanto riguarda le informazioni riguardanti certi fatti, quando e come il “Partito della Guerra Globale” è stato coinvolto nello sviluppo di avvenimenti difficili in Georgia, abbiamo davvero informazioni a riguardo e il Partito della Guerra Globale dovrebbe davvero aver paura di rendere pubbliche queste informazioni», ha aggiunto il primo ministro Irakli Kobakhidze.
Nonostante i tentativi falliti di emettere una dichiarazione comune da parte di tutti i ventisette Stati membri dell’Ue, a causa degli alleati di destra del Gd in Ungheria e in Slovacchia, molti Paesi hanno condannato la repressione dei pacifici manifestanti e hanno chiesto alla Georgia di abbandonare la legge russa. «È con profondo rammarico che prendiamo atto della decisione del governo georgiano e del partito al governo di deviare da questo percorso [europeo] agendo contro i nostri comuni valori europei e le aspirazioni del popolo georgiano», hanno dichiarato il Presidente francese Emmanuel Macron e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, mentre l’ambasciatore estone e tedesco hanno dichiarato pubblicamente a Tbilisi che i rispettivi Paesi non supporteranno l’avvio dei colloqui di adesione all’Ue con la Georgia se la legge sarà adottata.
Mentre il Gd continua a spingere per la legge, il Financial Times ha riferito che Estonia, Paesi Bassi, Cechia e Svezia si stanno sforzando all’interno del Consiglio Europeo per considerare sanzioni e altre misure restrittive contro la Georgia nella prossima riunione dei ministri degli Esteri, che si terrà la prossima settimana. Le possibili misure dovrebbero includere la revoca del viaggio senza visto nella zona Schengen per i cittadini georgiani, sanzioni mirate contro i funzionari responsabili del partito al governo e il congelamento dei fondi dell’Ue.
Inoltre, su richiesta del Gd, in un parere urgente la Commissione di Venezia, il principale organismo europeo di esperti di diritto giuridico e costituzionale affiliato al Consiglio d’Europa, ha invitato la Georgia ad abrogare la legge sugli agenti stranieri, pubblicamente smentita anche dal Primo Ministro Irakli Kobachidze. «Mi sono sentito a disagio come avvocato quando ho letto questo documento, così debole è stata la faccia che la Commissione di Venezia ha mostrato con questo documento. Non hanno nulla da dire e sono pieni solo di note assurde e menzogne»; ha detto Kobakhidze. È anche cruciale sottolineare che mentre i partner occidentali del paese candidato all’Ue avvertono la Georgia contro l’adozione della legge, i funzionari russi hanno pubblicamente lodato il governo del Gd per «proteggere la sovranità georgiana» contro l’interferenza occidentale.
Dmitry Peskov, portavoce del Presidente russo Vladimir Putin, ha detto all’inizio di aprile che «l’impulso per le proteste proviene senza dubbio dall’esterno» e che la Russia sta osservando da vicino gli sviluppi in Georgia. Inoltre, Andrey Lugovoy, deputato della Duma russa condannato per l’assassinio di Alexander Litvinenko, ha detto che le possibili sanzioni dell’Ue contro la Georgia «possono essere un passo utile per il Paese, poiché faranno realizzare alla nazione che l’Occidente sta cercando di privarla della sua indipendenza politica ed economica», aggiungendo che i georgiani dovrebbero osservare come la Russia tratta il loro Paese rispetto alle altre nazioni «ostili».
Le somiglianze sorprendenti tra le narrazioni del Cremlino e di Sogno Georgiano riguardo alla legge sugli agenti stranieri non sono una coincidenza, ma indicando un aumento significativo dell’influenza della Russia sulla Georgia dall’inizio della guerra in Ucraina. Poiché le parti interessate anticipano che Sogno Georgiano annullerà il veto e inizierà a prendere di mira la società civile, l’attenzione è ora focalizzata sulle prossime elezioni parlamentari di ottobre. Le ferme risposte sia dell’Ue che degli Stati Uniti, nonché le proteste in corso nel periodo precedente al voto, potrebbero plasmare il futuro di questo piccolo paese post-sovietico per i decenni a venire.