La disperazione dei democratici ha cominciato a diffondersi già dopo i primi minuti del dibattito. In quel momento tutti hanno capito che il presidente Jo Biden, sempre difeso e protetto nelle sue fragilità, politiche e anagrafiche, non sarebbe riuscito a far nascere un nuovo slancio per la sua candidatura alla rielezione.
L’onda di panico tra i democratici di conseguenza ha poi lasciato lo spazio, tra social e chat private, alla domanda se davvero se dovesse essere lui il candidato. In ogni caso, nel corso di 90 minuti, un Biden dalla voce roca ha lottato per pronunciare le sue battute e contrastare un Donald J. Trump tagliente, disonesto e scorretto al punto da sollevare dubbi sulla capacità del presidente in carica di riuscire ad affrontare una campagna vigorosa e competitiva nei prossimi quattro mesi.
Piuttosto che dissipare le preoccupazioni sulla sua età, Biden, 81 anni, ne ha fatto la questione centrale. E allora i commenti usciti mentre il duello era in corso, presentavano tonalità dall’imbarazzante al cinico. Eccone alcuni, emblematici del mood: «Joe aveva una enorme riserva di supporto democratico. Si è prosciugata». Oppure: «I partiti esistono per vincere, ma l’uomo sul palco con Trump non può vincere».
La paura di Trump ha soffocato le critiche a Biden. «Ora quella stessa paura alimenterà le richieste di dimissioni». I commenti più benevoli, insomma, sono stati quelli sullo stile di Mark Buell, uno dei finanziatori più importanti di Biden e del Partito Democratico: «Ehi, ragazzi, abbiamo tempo per mettere qualcun altro lì dentro?». Per poi chiuderla così: «La leadership democratica ha la responsabilità di andare alla Casa Bianca e mostrare chiaramente che cosa pensa l’America, perché qui è in gioco la democrazia, e siamo tutti nervosi».
Il signor Trump, 78 anni, ha affrontato il dibattito senza problemi, snocciolando una falsità dopo l’altra senza avere di fatto un contendente. Falso ma controllato, ha evitato il comportamento prepotente che lo aveva danneggiato durante il suo primo dibattito con Biden, nel 2020. Insomma ha lasciato che il suo avversario facesse tutto da solo. Jo Biden ha giocato in difesa per la maggior parte del tempo e non ha usato le battute preparate per lui dagli spin doctor della sua campagna, o al limite le ha borbottate di sfuggita. Gli assistenti hanno poi detto che il presidente ha avuto un raffreddore negli ultimi giorni, il che spiegava la sua voce rauca. In sintesi, a questo punto, è chiaro che lo staff del presidente avrà parecchio da fare nelle prossime settimane.