Uscendo dalla superstrada verso il lungomare dei Giardini di Naxos, e proseguendo sulla costa, si arriva lentamente nella baia di Taormina. Si supera quel lembo di terra spesso sommerso dall’acqua dell’Isola Bella e si raggiungere Mazzarò. Realisticamente, questo è il posto migliore in cui poter aver un accesso pratico, veloce e relativamente economico per la città alta e godere comodamente di mare e spiaggia. Il Mazzarò Sea Palace è l’unico hotel che abbraccia letteralmente la baia, godendo di una posizione privilegiata rispetto alla spiaggia e, per una buona metà della giornata, anche nei confronti del sole.
Nato come villa costruita sulla scogliera, poi trasformata in grand hotel negli anni Settanta, si sviluppa come un antico borgo di pescatori incastonato in una porzione risicata di costa, ma con l’accesso al mare migliore di tutto il paese. Oggi la struttura è parte del gruppo VRetreats, costola luxury del gruppo Alpitour, che conta altri sette indirizzi in tutta Italia, e membro dei The Leadings Hotels of The World. La sua presenza sul territorio è una delle più longeve e questo lo si evince dalla tipologia di struttura, che ricorda le prime architetture brutaliste degli anni Cinquanta, così come dall’ampiezza degli spazi, dalla loro suddivisione e organizzazione.
In questo momento storico l’hotel vive una fase di transizione stilistica, dove un importante restyling sta per essere affrontato lato camere e suites oltre che nella riconfigurazione di alcune delle principali aree comuni. «Amo questo posto perché nel corso degli anni intorno a noi abbiamo visto avvenire grandi cambiamenti, ma il Mazzarò ha mantenuto la sua identità e un suo standing» ci racconta Marilena Calabrò, direttrice della struttura. «Abbiamo la fortuna di avere uno staff che ci accompagna da anni e che porta ormai con sé uno storico della clientela di affezionati, proveniente da tutto il mondo, e ci aiuta a preservare alta la qualità dei nostri servizi nonostante i singhiozzi di un lavoro stagionale non sempre costante».
Forse più di altri aspetti, la bontà delle persone coinvolte emerge qui come in pochi altri indirizzi: giovani e meno giovani tutti uniti dalla passione per questo luogo e con un affetto sincero per queste mura. Alcuni dipendenti sono qui da cinque, sette, anche dieci anni e questa longevità di percorso, fatto insieme alla proprietà, garantisce una continuità di servizio, di sorrisi, di strette di mano che vanno a colmare quei dettagli talvolta datati e un po’ vintage ancorati a un modello non dei più attuali.
La discesa a mare è direttamente collegata al bistrot e all’area colazioni, dove per tutta la mattina è possibile farsi accarezzare dalla brezza iodata accompagnati da tuppo e granita, uova alla Benedict o salmone affumicato. L’hotel possiede una piscina riscaldata all’aperto, una piccola palestra, un’ampia zona solarium e una SPA per trattamenti e massaggi.
Le camere sono spaziose e tutte dotate di ampi terrazzi con affaccio sul mare – non ci sono numeri senza vista – e alcune di queste hanno una piscina privata dove potersi rilassare con un doveroso servizio in camera. Da un anno a questa parte il grande investimento da parte della proprietà è stato avallare il desiderio dello chef, il giovane Riccardo Fazio, di realizzare un secondo ristorante oltre al bistrot principale.
«Molti dei nostri ospiti scelgono il Mazzarò per soggiorni medio lunghi, cercando di fare base nel nostro hotel per esplorare i dintorni e non solo Taormina. L’esigenza di avere un secondo outlet di ristorazione era da tempo nei nostri pensieri e con la presenza ormai pluriennale di Riccardo con noi ci siamo sentiti pronti per questo passo. I risultati sono arrivati in poco tempo e non possiamo che esserne felici» spiega Marilena. «Mentre da Armonia proponiamo una cucina di pesce di stampo mediterraneo, che racconta la Sicilia e i nostri grandi piatti con tanto crudo, primi golosi e secondi di pesce, con il fine dining Blum possiamo finalmente presentare una proposta che esce dai classici schemi degli ristoranti locali e ci consente più estro e creatività» afferma contento Riccardo.
Non solo pesce per questa nuova apertura, ma anche tanti piatti di terra e ingredienti nobili che mettono in luce una cucina decisamente inaspettata (specialmente se mangiata fronte mare) e ben eseguita. Due menu degustazione, una carta variegata, dodici coperti sospesi sul mare e un servizio tutto al femminile. Bene la scelta di vini, che abbraccia la Sicilia senza farne un vincolo ideologico; bene il lavoro sulle cotture, che accentua la passione per la ricerca di una profondità e di un umami che alle volte non disdegnerebbero un po’ più di freschezza.
Al di là di classifiche e riconoscimenti, a testimonianza di quanto è importante re-investire sul proprio brand per renderlo sempre appetibile, attuale e nuovo a ogni stagione, le migliorie avallate dalla direzione centrale del gruppo e richieste da Marilena Calabrò – da otto anni nel suo ruolo di general manager – ne confermano una gestione attenta, presente e consapevole.
A pochi metri di distanza dall’ingresso del Mazzarò Sea Palace si trova invece il fratello minore Atlantis Bay, letteralmente scavato nella roccia fino al mare, che infatti qui si raggiunge con una moderna pavimentazione appoggiata sugli scogli. Per un aperitivo e una serata alternativi, gli ospiti dei due hotel possono sfruttare i servizi dei vicini di casa, arrivando comodamente a piedi per entrambe le strutture e ricevendo la stessa, calorosa, accoglienza VRetreats.
Una degna conclusione di serata la si ha con un passaggio al Almaré cocktail bar, anche questo rigorosamente fronte mare. Francesco, bar manager, conosce bene la liquoristica locale così come il desiderio del cliente straniero di un classico riconoscibile e ben eseguito. Dall’aperitivo a tarda serata, il menu è piuttosto vasto e i consigli da parte dello staff non mancano.
Mazzarò Sea Palace è quell’indirizzo sicuro dove sentirsi a casa, anche nei momenti apparentemente fuori stagione, dove chi vuole essere a Taormina c’è, senza doversi fare spazio tra la folla. Il polmone sul mare con quel respiro necessario, la giusta misura del servizio e una buona dose di ambizione per essere migliori, ogni anno che passa.
Courtesy immagini VRetreats