«Quando scende il sole e le navi di giornata tornano a casa, ecco, è qui che inizia la vera magia di Portofino». Con queste parole ci accoglie Michela Nicosia, general manager per il Belmond Splendido Mare, nel cuore di uno dei borghi italiani che più ci invidiano al mondo. Michela è un pilastro professionale e umano della compagnia, nonché presenza femminile calorosa ed entusiasta.
La sua pluriennale esperienza all’interno di Belmond, unita al desiderio di creare un posto unico e memorabile per gli ospiti, ha reso determinante la sua presenza già in fase di ristrutturazione, contribuendo a plasmare l’anima e il volto del nuovo Splendido Mare. Se prima dell’opera di ristrutturazione e restyling, iniziata nel 2020 e terminata con la riapertura nella stagione 2021, questa sede fronte porticciolo era sempre stata considerata accessoria e priva di un suo charme, oggi questa prospettiva è stata completamente ribaltata.
La richiesta per vivere un soggiorno in una delle sue riservate ed esclusive camere è sempre più elevata e rispetto al ben più noto Belmond Hotel Splendido, oggi lo Splendido Mare attira un pubblico interessato ad altri modelli di relax e diversi interessi. A partire dalla loro numerazione, che è stata resa indipendente rispetto alla struttura gemella, fino ad arrivare ad una complessità di dettagli stilistici eguali solo a una dimora privata di grandissimo gusto. Dal design di interni alle forniture, dal mobilio ai tessuti, le finiture, le varie opere e dipinti alle pareti, persino gli spazi in comune.
Ognuna di queste componenti, celebra l’artigianato e le maestranze italiane, grazie a un lavoro di ricerca e valorizzazione portato avanti con passione da Michela, e avvallato dallo studio parigino Festen Architecture incaricato del progetto di restyling. Un intervento strutturale massiccio, che ha fatto sì che ogni camera fosse unica nel suo stile senza mancare di spazi e zone funzionali per posizionare abiti e vestiti, trascorrere un momento di lettura, lavorare, farsi un bagno caldo o dedicarsi al fitness.
Abbiamo amato l’utilizzo dei colori delle case delle vecchie case dei pescatori nelle gradazioni di ambra, terracotta, verde mare utilizzati per decorare gli archi e i soffitti. I parquet in legno delle camere si ispirano ai pavimenti della chiesa di San Giorgio di Portofino, i bagni, alle cabine degli stabilimenti balneari della vicina Santa Margherita, con piastrelle geometriche che alternano il bianco al giallo, corallo o verde.
Gli arredi moderni, in stile anni Cinquanta, celebrano i tempi più mondani della storia di Portofino e nello stesso tempo rendono omaggio a un periodo importante del design italiano. L’arredo di ogni camera include pezzi d’autore come le poltroncine in noce di Giò Ponti e Paolo Buffa, dallo stile sobrio e iconico, tessuti di Loro Piana e Rubelli, lampade in vetro di Murano, abbondante marmo di carrara e i bellissimi motivi in corda che impreziosiscono le testate dei letti.
Il tema dominante è quello della Liguria, un’isola che si tiene ancora oggi stretta i suoi cliché, le sue spigolature, le difficoltà territoriali e si svela solo a chi, con caparbietà, a voglia di viverla nel tempo e con pazienza. Le camere portano infatti nomi legati alla cultura del mare, alla vela, al borgo stesso (Gozzo, Marea, Vela, Riva) accompagnati dalle illustrazioni di Ludovica Basso, aka Clorophilla che richiamano l’immaginario Belmond degli anni Cinquanta e Sessanta.
Dopo anni trascorsi a contatto con realtà Belmond sparse nel mondo, è particolarmente confortante constatare che nonostante una ricerca spasmodica di eccellenza, un brand così variegato e articolato ha saputo costruire un gusto e una classe esclusivamente suoi. Più che altrove, al Belmond Splendido mare si respira esattamente quell’immaginario raccontato nelle pagine di Villeggiatura, il modello della Dolce Vita, il culto italiano per un’ospitalità condivisa, aperta, accogliente, moderatamente viziata. Quel tempo sospeso tra una camminata e il sole che scalda, tra una forchetta che gira lo spaghetto alle vongole e il vino che sfredda il bicchiere al tramonto.
A riprova di questi momenti, ogni gesto e azione verso il cliente è frutto di un’impostazione definita e perpetuabile nei vari hotel del gruppo ma che mantiene alto – qui a Portofino con particolare costanza – il livello di attenzione verso l’ospite. Senza farlo pesare ma offrendo concretamente servizi, coccole, regali, argomenti di conversazione, attenzioni. Una parte del segreto del successo del Belmond Splendido Mare vive nel suo aver saputo completamente reinventarsi come indirizzo di destinazione, nuovo modello di lusso (sobrio), oltre che nuovo modello di vacanza marittima.
La spiaggia riservata agli ospiti è a Paraggi e coincide con i Bagni Fiore, il piccolo stabilimento che non ha mai smesso di ospitare vip e personaggi illustri da tutto il mondo. Da pochi mesi, in quello che un tempo era un vecchio negozio di forniture da vela del porto di Portofino, è stata inaugurata una palestra completamente accessoriata, ad uso individuale o guidato, degli ospiti. Ogni giorno, un istruttore è a disposizione della clientela per delle sessioni private di pilates, corpo libero e tonificazione, ma se qualcuno preferisce restare in camera, troverà una bag fornita di tutto l’occorrente per una sessione room friendly.
Venendo ai passatempi gourmand, la novità della stagione 2024 è l’acquisizione della gelateria San Giorgio, che festeggia i suoi cento anni di attività, e che regalerà proprio in Piazzetta, ancora più momenti felici. Il comparto ristorazione vede un efficace matrimonio con la realtà DaV, il moderno bistrot e ristorante della famiglia Cerea. Arrivati alla quarta stagione, la scelta di non avere un grande star chef a firmare il menu bensì il progetto solido e navigato, sta ampiamente ripagando. Una formula decisamente più in continuità con il territorio, con il desiderio del turista straniero, con la voglia di cibo buono, riconoscibile e comprensibile.
Insediatosi dal 2021, DaV rappresenta quel giusto compromesso per la cucina di tradizione – ligure e italiana in senso ampio – e il nome altisonante che riecheggia nella mente dello straniero. Attualmente guidata dal giovane Davide Galbiati, la cucina abbraccia nel modo più sincero possibile il territorio e le sue specialità, i prodotti tipici, i gusti del posto, così come le – talvolta insolite – richieste dei visitatori. Oltre ad alcuni classici intramontabili di Da Vittorio (pacchero e cotoletta su tutti), il menu si articola in una serie di antipasti crudi e cotti che aprono le danze a servizi oltremodo scenici, instagrammabili ma allo stesso tempo di perfetta esecuzione.
Ne sono un esempio le trofie, cotte in cucina e mantecate al guéridon davanti al cliente, con basilico fresco, pinoli, olio ligure oppure o il servizio del dolce con il mitico cannoncino servito tiepido e farcito al momento di crema come vuole la scuola Cerea. Le bontà non finiscono al calar della notte perché la colazione è un vero treat, pensato per soddisfare gli amanti del dolce così come i fan del salato. Uova, salumi, formaggi, focaccia calda, pane tostato e marmellate fatte in casa, torte maison e un servizio leggero e delicato per augurare a ognuno il risveglio migliore.
Il luogo ideale da cui partire per esplorare il patrimonio naturale del Parco di Portofino, i sentieri di trekking, gli uliveti a picco sul mare e le limonaie nascoste. Una fuga dalla realtà, anche e soprattutto fuori dai momenti di più alta stagione, pensata per essere vissuta in una dimensione riservata e intima, dove il lusso ovvio e canonico lascia spazio ad un’eleganza d’altri tempi e mai gridata.
Courtesy immagini Belmond Hotels