L’hôtellerie e la miscelazione non sono nati insieme. Come servizio verso l’ospite, la seconda è andata a innestarsi nel primo, dopo che già la ristorazione lo aveva preceduto – e non sempre con risultati efficaci. Specialmente quando il contesto di riferimento è il lusso, quindi il viaggio esclusivo che spesso americani, giapponesi o arabi si concedono nel nostro Paese, l’esclusività di una proposta non va sempre di pari passo con la sua qualità. Aman, uno dei gruppi votati all’ospitalità più esclusiva in tutto il mondo, in una delle due uniche sedi italiane, vanta uno degli stabili più imponenti del Canal Grande.
A Venezia, Palazzo Papadopoli è infatti uno degli otto Palazzi Monumentali della Serenissima, che ormai da undici anni ospita ventiquattro camere e suite arricchite con opere dei maggiori maestri italiani. Tra un affresco del Tiepolo, i giochi architettonici del Sansovino e le opere d’arte contemporanea che smorzano gli interni rococò, a intrattenere gli ospiti ci pensano soprattutto i comparti legati alla proposta F&B.
Inaugurato nel 2013, dopo un massiccio e viscerale restauro, l’hotel ha sempre potuto contare su una proposta beverage per nulla scontata e anzi, oggi assolutamente tra le migliori in città. Antonio Ferrara, colonna portante del team, con dieci anni di carriera nella struttura, ha lavorato nel tempo per spingere all’apertura verso l’esterno, alla condivisione di una proposta, e quindi di un lavoro, che possiamo dire essere arrivato a piena maturazione.
Oggi, nonostante lo scalino economico di ingresso, The Bar è un punto di riferimento per chi cerca un buon drink e un contesto sontuoso, prima di cena così come in tarda serata. Affacciato sul giardino segreto dell’hotel e ospitato nella sala Rossa, è uno spazio caldo e invitante, ispirato al celebre poeta inglese Lord Byron.
Come spesso succede vivendo gli interni dei palazzi veneziani, si è subito trasportati in un’atmosfera fuori dal tempo, con tessuti e rivestimenti in seta, un lampadario in vetro di Murano, stucchi a soffitto e pareti interamente affrescate. “Riflessioni”, è il titolo della nuova proposta di miscelazione, con solo sei ricette, ognuna dedicata a una sala o un angolo diverso di Palazzo Papadopoli. L’ispirazione arriva dal circostante, con un richiamo diretto a tessuti, colori, autori, scenografie.
La complessità di ogni servizio, che vede bicchieri di Murano fatti ad hoc, bottiglie personalizzate, sottobicchieri specchiati, ostie edibili decorate con gli affreschi delle sale, ha richiesto un lungo tempo di realizzazione e messa terra del lavoro. Da qualche giorno, la nuova lista è finalmente disponibile all’assaggio di tutti gli ospiti, compresi i clienti esterni. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal calore dell’accoglienza di Antonio che, nonostante la sua seniority professionale, non manca di umiltà e di presentarsi come l’oste ideale per ogni tipologia di pubblico.
Il suo racconto conquista gli avventori, grazie a uno storytelling disinvolto e realmente legato al lavoro di ricerca, scelta e costruzione del drink. Le ricette sono estremamente ben bilanciate, belle da ammirare, relativamente facili per il palato, adatte a un pubblico variegato e versatili se pensate diluite nelle varie ore del giorno. La qualità dei prodotti utilizzati non è messa in discussione e la non eccessiva complessità di home made e preparazioni li rende ancora più approcciabili a un pubblico meno tecnico ma non per questo meno gourmand.
Nonostante l’ingresso resti un po’ nascosto tra le vie parallele al canale, e l’accesso all’hotel avvenga attraverso il giardino, una volta entrati assicuratevi di raggiungere il primo piano e sedervi comodi al banco. The Bar vi aspetta.
Photo courtesy Robert Rieger for Aman