I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono definitivamente arrivati. Fino all’11 agosto, e in seguito anche dal 28 agosto all’8 settembre con le Paraolimpiadi, in tanti non vedono l’ora di fare il tifo per i loro atleti preferiti. C’è già chi pensa ovviamente anche agli aspetti pratici. Infatti, dove c’è sport ci deve essere necessariamente cibo, sia per chi lo pratica sia per chi lo ammira. Se per tutti gli sportivi ci sono delle precise regole nutrizionali da seguire soprattutto sotto competizione, per i tifosi la storia è diversa. Chi giunge nella capitale francese è anche alla ricerca di esperienze autentiche dal punto di vista gastronomico, culturale e turistico. Quindi il gusto e il piacere che trovano nei piatti è fondamentale. E questo significa un’opportunità per agricoltori, chef, viticoltori e artigiani del gusto per far conoscere, una volta in più se ce ne fosse bisogno, tutto quello che possono offrire Parigi e la Francia.
Ci troviamo in una città enorme, dove le opzioni per mangiare bene sono infinite, ma il gran numero di persone che si muoverà verso la città in queste settimane lo farà per i giochi olimpici ed è proprio da lì che dovevamo partire. Non potevamo dunque non preparare una mappa prendendo come riferimento i luoghi che ospiteranno, durante tutta la manifestazione, le gare più importanti.
Tutti gli atleti gareggeranno in tredici sedi diverse: l’Arena Porte de la Chapelle a nord di Parigi, l’Arena Paris Sud 1,4 et 6 a sud, l’Arena Bercy a est, il Parco dei Principi e lo Stadio Roland-Garros a ovest; e una serie di eventi si svolgeranno nel cuore della capitale, vicino all’Hôtel de Ville e principalmente nel primo, settimo e ottavo arrondissement, allo Stadio Tour Eiffel, all’Arena Champ-de-Mars, allo stadio La Concorde, agli Invalides e al Grand Palais.
Quando si viaggia verso Parigi per un’occasione del genere senza dubbio non può mancare anche la voglia e la curiosità di conoscere e assaporare tante cucine di etnie differenti. In un vero melting pot come quello parigino, preparatevi a viaggiare per il mondo stando in un’unica città ed entrando in tanti locali diversi.
Arena La Chapelle
Partiamo dall’Arena La Chapelle che ospiterà tra gli altri badminton, ginnastica ritmica, para-badminton e sollevamento pesi con panca. Se dovete mangiare nel diciottesimo arrondissement mettetevi l’anima in pace: ci sarà da tirare la monetina per scegliere. Ci muoviamo qui in una zona dinamica che può cambiare da una strada all’altra, sia che ci si trovi a Montmartre, a Place des Abbesses, a Barbès o a Lamarck Caulaincourt.
Prima di tutto, per non fare torto alla nazione che ospita queste Olimpiadi, introduciamo una cucina locale francese. L’Almanach Montmartre, con il suo stile ispirato all’Art Déco, si trova, come suggerisce il nome, nell’emblematico quartiere di Montmartre. Il ristorante si distingue per la cucina gourmet decisamente moderna, con menu stagionali accuratamente elaborati dallo chef Léo Giorgis, e per la caratteristica unica di essere in perfetta armonia con le mostre d’arte effimera che adornano le pareti della sala da pranzo.
Se volete fare un’esperienza diversa andate da ACÀ Pigalle per provare un ristorante messicano che serve tacos da urlo. Con il suo arredamento decisamente autentico e allo stesso tempo moderno, il ristorante presenta una cucina centrale completamente aperta sulla sala da pranzo. È un’opportunità per ammirare i taqueros impegnati a preparare ricette cento per cento messicane: tacos e quesadillas sono i protagonisti. Le ricette sono create dallo chef, originario di Sonora, nel Messico settentrionale, utilizzando prodotti freschi locali e spezie provenienti direttamente dal Messico. Gli amanti dei tacos (a base di farina di grano o di mais) possono scegliere tra una ventina di ricette diverse, ognuna più invitante dell’altra: maiale marinato all’arancia, pollo alla griglia, chorizo, manzo tritato speziato, funghi, avocado o fagioli neri con formaggio fuso. Abbiamo adorato la Cochinita Pibil con il suo delizioso maiale cotto a fuoco lento nell’achiote.
Almanach Montmartre
35, Rue Ramey – Paris
ACÀ Pigalle
48, boulevard de Clichy – Paris
Ottavo arrondissement di Parigi e del Grand Palais
Nei dintorni dell’ottavo arrondissement di Parigi è possibile assistere a gare di skateboard e scherma. Famoso per ospitare il viale più bello del mondo: gli Champs-Elysées. Qui si trovano anche l’Arco di Trionfo e appunto il Grand Palais, che lo rendono un luogo ideale per trascorrere delle piacevoli ore tra una gara e l’altra. Ma quale ristorante scegliere? Noi vi consigliamo nel cuore dell’Hôtel de Crillon, Comestibles, un bancone gourmet immaginato dallo chef Paul Pairet, per giocare con i piaceri del palato dei bon vivants. Quando il tempo è bello, questo indirizzo nascosto si estende su una terrazza riservata del palazzo, in un cortile verdeggiante lontano dal trambusto di Parigi.
Oppure perché non optare per un posticino situato all’angolo tra rue Franklin Roosevelt e gli Champs Elysées: il Café Poète, nel cuore dell’ottavo arrondissement. In questo bistrot artistico si possono gustare piatti francesi e italiani in un arredamento che rende omaggio alla letteratura.
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Comestibles
6 rue Boissy d’Anglas, – Parigi
Café Poète
98, rue La Boétie – Paris
Champs de Mars
Dopo aver applaudito gli atleti del beach volley sugli Champs de Mars, potete recarvi nei pressi del settimo arrondissement per trovare un buon tavolo. Hémicycle (5 rue de Bourgogne, 75007 Parigi) è un indirizzo a due passi dall’Assemblée Nationale, e qui sono molto amici di Gastronomika. Lo sappiamo, la legge dice «mai mangiare italiano fuori dall’Italia», ma qui la gastronomia italiana è all’ordine del giorno e vale la pena fare un’eccezione. A capo della cucina c’è lo chef italiano Flavio Lucarini (del Bistrot Flaubert e del Gabriel di Jérôme Banctel), mentre Aurora Storari (ex capo pasticcere del Le Clarence) si occupa dei dessert. La cucina dello chef è certamente gallica, ma personale e sottilmente italiana grazie a note acide e amare, come nel risotto al crescione e nei calamari alla Luciana con polvere di limone nero. I dessert creativi di Aurora sono ricchi di personalità, come il confit di prugne con ibisco e la crème brûlée al sesamo.
Hémicycle
5, rue de Bourgogne – Paris
Municipio di Parigi
Il Municipio di Parigi ospiterà la partenza della Maratona, uno degli eventi più leggendari della storia dei Giochi Olimpici. Se volete mangiare nelle vicinanze, nel Marais e nel terzo arrondissement ci sono alcuni ottimi ristoranti tra cui scegliere. È il caso di Le 404, gioiello della cucina nordafricana a Parigi dal 1990. Situato in uno storico edificio molto caratteristico, serve, tra gli altri, un delizioso cous cous con tanto di ripieno. Questa cucina è a immagine e somiglianza dei nordafricani, piccante e dolce allo stesso tempo, dove zucchero e sale si mescolano a spezie e miele. Anche il quarto arrondissement non è da meno in fatto di ristoranti. Italiani, libanesi, portoghesi. Ce n’è per tutti i gusti anche in questo caso.
Le 404
69, Rue des Gravilliers – Paris
Arena Bercy
Nel dodicesimo arrondissement, l’Arena Bercy ospiterà eventi di basket, trampolino e ginnastica artistica. Se vi trovate in zona all’ora di pranzo dopo un evento dovete assolutamente provare Virtus. A due passi dal Marché d’Aligre, l’elegante facciata blu scuro di questo ristorante nasconde un interno vintage con un’infarinatura di dettagli Art Déco. Al timone c’è una coppia di talento: Frédéric Lorimier in cucina e Camille Gouyer in sala. Con un curriculum impressionante di collaborazioni con i grandi (non ultimo Arnaud Donckele a Saint-Tropez), lo chef elabora i suoi piatti in modo meticoloso, quasi chirurgico.
Virtus
29, rue de Cotte – Paris
Arena Paris Sud e quindicesimo arrondissement
Dopo la pallamano, la pallavolo, il ping-pong o il sollevamento pesi, è ora di mangiare qualcosa. E tanto meglio, perché nel quindicesimo arrondissement ci sono degli indirizzi davvero notevoli. Se la permanenza a Parigi è lunga e si è in astinenza da pizza, la risposta potrebbe essere Guillaume Grasso. L’autentica pizza napoletana si è trasferita anche qui. Proprio come piace a noi italiani, con la giusta lievitazione e con prodotti freschi. La famiglia Grasso ha fatto la storia della pizza napoletana dal 1850. Il loro viaggio partito da Napoli si estende fino a Parigi, passando per Deauville. Più che una tradizione gastronomica, è una saga di passione che si tramanda da cinque generazioni.
Guillaume Grasso
45, rue Brancion – Paris
Sedicesimo arrondissement
Se vi trovate nel sedicesimo arrondissement vi suggeriamo di programmare una fermata a Le Paris 16. Eletto miglior bistrot di Parigi nel 2022, vi farà assaggiare alcuni piatti tipicamente francesi che vi faranno venire l’acquolina in bocca. Pannelli in legno alle pareti, luci al neon sul soffitto e cucina parigina alla carta: uova con maionese, pâté en croute, filetto al pepe in grani, animelle con spugnole, costata con funghi porcini, clafoutis alle ciliegie o profiteroles. Tutti i prodotti sono freschi e il menu cambia con le stagioni. Questi piatti sono accompagnati da un’accurata selezione di vini francesi. La terrazza è tranquilla, il ristorante si trova in cima alla via dello shopping Belles Feuilles, vicino a Place Mexico, a due passi dal Trocadéro e dalla magnifica vista della Torre Eiffel.
Le Paris 16
18, rue des Belles Feuilles – Paris