La direttiva Ue 2024/1760 (cosiddetta direttiva due diligence) cerca di responsabilizzare le imprese sui temi dei diritti umani e dell’ambiente. In particolare, con questo atto normativo, l’Unione europea si è posta l’obiettivo di «assicurare che le società attive nel mercato interno contribuiscano allo sviluppo sostenibile e alla transizione economica e sociale verso la sostenibilità» cercando di eliminare o quantomeno di attenuare gli impatti negativi che le imprese possono generare sui diritti umani e sull’ambiente.
La direttiva si applicherà a gruppi di imprese e ad aziende molto grandi che, in generale, dovrebbero avere più di mille dipendenti e un fatturato annuo superiore a 450 milioni di euro. Inoltre è stata prevista un’entrata in vigore graduale delle norme, con un termine finale fissato al 26 luglio 2029. Tra i diritti umani tutelati dalla direttiva due diligence rientrano anche il diritto a godere di giuste condizioni di lavoro; il diritto a ricevere un salario dignitoso; il diritto alla libertà di associazione; il diritto di sciopero; il diritto di negoziazione collettiva e i divieti di discriminazione.
Le imprese rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva due diligence saranno soggette a numerosi obblighi, tra cui: l’individuazione degli impatti negativi della loro attività; la prevenzione delle conseguenze negative che potrebbero derivare dalle operazioni aziendali; la riparazione di eventuali danni cagionati agli individui o all’ambiente. Per adempiere a questi obblighi le aziende dovranno anche informare tutti gli stakeholder ivi inclusi i dipendenti, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori dell’azienda, del gruppo societario o dei partner commerciali.
Qualora un’azienda non ottemperi agli obblighi di due diligence previsti dalla direttiva, causando danni a soggetti terzi, potrà essere condannata a risarcire i danni subiti dalla persona o dall’impresa danneggiata. Come per molte altre direttive europee, si tratta di un testo che contiene importanti e lodevoli principi la cui effettiva implementazione dipenderà anche dalla volontà dei governi nazionali di tutelare i diritti umani dei cittadini e l’ambiente. Incrociamo le dita.
*La newsletter “Labour Weekly. Una pillola di lavoro una volta alla settimana” è prodotta dallo studio legale Laward e curata dall’avvocato Alessio Amorelli. Linkiesta ne pubblica i contenuti ogni. Qui per iscriversi