I colori di Pantelleria Un’isola che resta nel cuore fin dal primo incontro

Antonella Imborgia ci racconta la magia di questo piccolo scorcio di Sicilia fatto di natura, cieli stellati e calici di Zibibbo

Antonella Imborgia

Venti anni fa Antonella Imborgia inizia in Sicilia, la sua terra, un percorso nel mondo del vino che dopo la laurea la porta a fare diverse esperienze in Italia e non solo, lavorando per aziende come Castello Banfi, Mandrarossa, Bellavista e Donnafugata. Appassionata di bollicine e instancabile viaggiatrice, ora è direttrice marketing & comunicazione di San Felice.

Qual è la tua zona del vino del cuore?
Una delle mie zone del vino del cuore è un posto un po’ sperduto e selvaggio: Pantelleria

Perché proprio questa?
È stato un colpo di fulmine.

Quando sei stata lì la prima volta, cosa hai pensato?
Che fosse un posto magico. I colori forti e in contrasto: il blu del mare, il verde della macchia mediterranea, il nero del suolo vulcanico e i cieli più stellati che abbia mai visto mi hanno fatto pensare che sarei tornata in quest’isola ancora tante volte, perché lì sono felice.

Quali sono i vitigni che ami di più in questa zona e perché?
Lo Zibibbo o Moscato di Alessandria che è la varietà principale dell’isola, perché sia nella sua versione secca che in quella passita è affascinante e versatile e restituisce al gusto le mille atmosfere che si respirano in quel luogo.

Puoi indicarci cinque posti (cantine, ristoranti, locali, enoteche, strade e altri luoghi) che non possiamo perdere visitando questa zona?
Il ristorante L’Officina nella Piana di Ghirlanda, il Sesiventi per un aperitivo al tramonto unico sui tetti dei dammusi, la Nicchia, e per i vini le Cantine De Bartoli e Coste Ghirlanda.

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