Vento di Maremma Un territorio da amare, a partire da un calice al tramonto

Alessandra Angelini, della rinomata azienda vitivinicola Altesino, è innamorata delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche – oltre che enologiche – di questa parte di Toscana

Alessandra Angelini

Alessandra Angelini è una donna determinata e solare, Ceo di Altesino, azienda che ha fatto del Brunello di Montalcino una vera chicca, con oltre trecento ettari di vigneto, tra Borgo Scopeto, nel Chianti Classico, La Doga delle Clavule nel Morellino di Scansano e le storiche tenute di Caparzo e Altesino a Montalcino. In questa intervista ci racconta la sua Maremma.

Qual è la tua zona del vino del cuore?
La mia zona del vino del cuore è la Maremma. Ho una grande passione per il mare e ci sono dei vigneti affacciati sul mare bellissimi, amo il vento maestrale e la Maremma, insieme alla Sardegna, sono la culla del maestrale. Ci sono degli scorci e dei terroir bellissimi, anche se non molto conosciuti ancora.

Quando sei stata lì la prima volta che cosa hai pensato?
Ho passato tutte le estati della mia gioventù in Maremma, da quando riesca ad avere ricordi. È sempre stato il mio posto felice e il primo tramonto sull’acqua visto dalle colline in mezzo ai vigneti non si scorda mai.

Quali sono i vitigni che ami di più qui e perché?
Come per tutta la Toscana, il Sangiovese regna sovrano anche in Maremma, anche se l’aspetto dell’acino si differenzia dalle zone più conosciute ed è molto riconoscibile. Adoro anche il Vermentino, una pianta molto versatile e che negli anni si sta dimostrando anche molto tenace e resistente non solo al cambio climatico, ma anche alle malattie più comuni.

Ci dici i cinque posti che non possiamo perderci venendo qui?
Come ristoranti, dal conosciutissimo Da Caino a Montemerano, agli storici per il tartufo di Magliano, Da Guido o Da Sandra. Le località che più amo, vedere il tramonto cadere dietro al vecchio mulino sulla laguna di Orbetello, il faro di Talamone, i paesini di Scansano, Montiano, Sorano e Sovana. E le terme di Saturnia. O ancora un bicchiere di vino al rientro dal mare a Castiglione della Pescaia o lungo la Pilarella a Porto Santo Stefano. Bellissima anche Populonia e il golfo di Baratti.

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