Un anno dopoContinuano i raid israeliani su Gaza e Beirut

Oggi ricorre il primo anniversario dall’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre 2023, che ha scatenato la guerra nella Striscia. Sono previste migliaia di persone alla commemorazione delle vittime. Mentre in Iran è scattata l’allerta negli aeroporti

(AP Photo/Bilal Hussein)

Ricorre oggi il primo anniversario dall’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre 2023, che ha scatenato la guerra nella Striscia di Gaza. Un conflitto che si è allargato nel Medio Oriente, coinvolgendo anche il Libano e l’Iran. E che prosegue con pesanti bombardamenti e lanci di missili.

Nella notte tra domenica e lunedì, le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di aver effettuato una serie di attacchi aerei nel sud di Beirut, già colpita da numerosi bombardamenti nei giorni scorsi. L’esercito ha detto di aver preso di mira, in particolare, «il quartier generale dei servizi segreti di Hezbollah a Beirut» e «i depositi di armi di Hezbollah». Dopo gli attacchi, si sarebbero innescate «esplosioni secondarie» che confermerebbero quindi la presenza dei depositi. Secondo Tel Aviv, Hezbollah avrebbe posizionato le armi sotto gli edifici residenziali di Beirut, mettendo in pericolo la popolazione. Prima di bombardare, l’Idf avrebbe emesso diversi ordini di evacuazione nella zona per limitare i danni ai civili.

Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha fatto sapere che sono almeno ventisei i morti causati da un raid israeliano sulla moschea a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Alle prime ore dell’alba, invece, Israele ha detto di aver intercettato alcuni razzi provenienti dal sud di Gaza. Mentre Hezbollah ha lanciato ancora razzi sulle città di Haifa e Tiberiade, nel nord di Israele, provocando diversi feriti.

A un anno dagli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, quando 1.200 persone sono state uccise e 251 sono state prese in ostaggio, oggi sono previste migliaia di persone alla commemorazione delle vittime. In un anno di guerra, secondo il ministero della Salute di Gaza, sono stati uccisi quarantaduemila palestinesi.

Intanto, la risposta israeliana all’attacco missilistico da parte dell’Iran di martedì scorso sembra sempre più vicina. Teheran aveva deciso di tenere a terra tutti i voli dalle nove di ieri sera all’alba di stamattina, ma poi è il provvedimento è stato revocato. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha fatto sapere che tutte le ipotesi sono sul tavolo. Mercoledì sarà a Washington per incontrare Lloyd Austin, il capo del Pentagono.

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