Alle 3 ore italiane (le 4 ora locale) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano dopo due mesi di guerra aperta tra l’esercito di Israele e l’organizzazione libanese Hezbollah. La tregua era stata annunciata dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Nelle ore precedenti alla tregua sono proseguiti i bombardamenti di Israele su Beirut e Hezbollah ha lanciato droni su Tel Aviv.
Nelle prime ore del mattino è entrato in vigore un cessate il fuoco di sessanta giorni tra l’esercito di Israele e Hezbollah in Libano. La tregua mediata da Stati Uniti e Francia mette fine, almeno temporaneamente, a tredici mesi di combattimenti accesi tra le parti: «A partire dalle 04:00 di domani ora locale (le 3 in Italia), i combattimenti lungo il confine tra Libano e Israele cesseranno», aveva anticipato ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. «L’obiettivo finale è una cessazione permanente delle ostilità».
Si tratta del conflitto più sanguinoso degli ultimi decenni in Libano: hanno perso la vita più di 3.823 persone, secondo le autorità locali. I combattimenti si sono intensificati a fine settembre di quest’anno, quando Israele ha lanciato un’invasione di terra.
Fino a poco prima dell’entrata in vigore dell’accordo ci sono stati altri attacchi da entrambe le parti. «Israele ha emesso ordini di evacuazione per alcune zone di Beirut quattro ore prima della scadenza del cessate il fuoco, colpendo poco prima della scadenza. Hezbollah ha anche lanciato droni verso Israele nelle ore prima che i combattimenti cessassero», scrive la Bbc.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che Israele non esiterà a colpire se Hezbollah violasse anche una sola parte dell’accordo. Nel frattempo però Israele ritirerà gradualmente le sue truppe dal sud del Libano, mentre le forze governative libanesi riprenderanno il controllo di un’area attualmente controllata da Hezbollah. Stando agli accordi, i miliziani di Hezbollah lasceranno l’area a sud del fiume Litani, un confine stabilito alla fine dell’ultima guerra tra Israele e Hezbollah nel 2006.