Il lungo invernoLa Russia sta bombardando l’infrastruttura energetica ucraina

Con oltre millecinquecento attacchi aerei negli ultimi giorni, il Cremlino ha colpito quasi la metà delle regioni del Paese, causando blackout di emergenza a Kyjiv, Odesa, Dnipro e Donetsk. Il presidente Zelenksy introdurrà la prima imposta di guerra nazionale per sostenere il conflitto

LaPresse

Giovedì mattina l’aeronautica ucraina ha lanciato un allarme a livello nazionale per il rischio di bombardamenti mirati alle infrastrutture energetiche e alle città in tutto il paese da parte del Cremlino, costringendo l’azienda energetica statale Ukrenergo a introdurre blackout di emergenza per prevenire ulteriori danni al sistema già fragile nelle regioni di Kyjiv, Odesa, Dnipro e Donetsk. Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha definito questa operazione una «massiccia offensiva» contro la rete energetica nazionale, resa ancora più grave dalle temperature prossime allo zero che rendono ancora più drammatiche le conseguenze per la popolazione.

Secondo i dati ufficiali, la Russia ha effettuato circa millecinquecento attacchi aerei negli ultimi giorni, colpendo quasi la metà delle regioni del paese. Le autorità ucraine hanno confermato che i sistemi di difesa aerea hanno intercettato trentasei droni russi su ottantanove lanciati durante la notte. Ma diversi attacchi hanno raggiunto i loro obiettivi, causando danni significativi alle infrastrutture energetiche e alle abitazioni.

Al momento il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov ha confermato bombardamenti contro aree residenziali. Anche Lutsk ha subito gravi danni, con il sindaco Ihor Polishchuk che ha riferito di esplosioni multiple e interruzioni di corrente in alcune parti della città. Nella strategica città Odesa, il governatore regionale Oleh Kiper ha invitatoi residenti a rifugiarsi in luoghi sicuri mentre si sentivano esplosioni in diverse aree. Sul fronte orientale, le forze russe hanno annunciato di aver preso il controllo del villaggio di Nova Illinka, vicino alla città di Kurakhove, nella regione di Donetsk. Nel frattempo, un attacco con droni ha ferito tre persone a Kyjiv, due delle quali sono state ricoverate in ospedale. 

Intanto, il capo dell’intelligence tedesca, Bruno Kahl, ha ipotizzato che le operazioni di sabotaggio russo contro obiettivi occidentali potrebbero spingere la Nato ad attivare l’Articolo 5 del trattato, che prevede la difesa collettiva in caso di attacco a un membro dell’Alleanza. Anche la Polonia è intervenuta arrestando un cittadino tedesco accusato di esportare materiali dual-use verso impianti militari russi coinvolti nella produzione di armi. Il ministero degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov ha definito «folle» l’idea, circolata in alcuni ambienti occidentali, di fornire armi nucleari all’Ucraina, affermando che uno dei motivi dell’invasione era proprio prevenire questo possibile scenario. 

Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy si prepara a firmare il bilancio del 2025 in cui introdurrà la prima imposta di guerra per finanziare la guerra, gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari da settecentoventicinque milioni di dollari, che includerà mine anticarro, droni, missili Stinger e munizioni per i sistemi Himars. Un alto funzionario statunitense ha suggerito di abbassare l’età minima per il servizio militare da venticinque a diciotto anni per compensare le perdite sul campo e conquistare nuovi territori russi in vista del negoziato. 

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