Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inviato i suoi ministri degli Esteri e dell’Agricoltura a Damasco per incontrare la nuova leadership siriana. L’obiettivo dell’iniziativa diplomatica è mostrarsi un interlocutore credibile per il Paese dopo la perdita di influenza della Russia dovuta al rovesciamento di Bashar al-Assad. «Partiamo dal presupposto che la nuova Siria diventerà uno Stato che rispetterà il diritto internazionale, compresa l’integrità territoriale dell’Ucraina», ha detto il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha, che ha incontrato lunedì a Damasco il leader de facto siriano Ahmed al-Sharaa del gruppo Hayat Tahrir al-Sham.
Per anni infatti il regime di Assad è stato manovrato dal Cremlino, ha trovato in Vladimir Putin un alleato e una stazione di rifornimento per ogni cosa, in cambio dell’influenza russa sul territorio: di fatto la Siria era diventata l’avamposto di Putin nella regione. Assad, che poi sarebbe fuggito proprio a Mosca dopo la caduta per mano delle forze ribelli, aveva detto di riconoscere il controllo russo sui territori occupati dell’Ucraina orientale dopo che Putin aveva ordinato l’invasione su vasta scala nel febbraio 2022, costringendo Kyjiv a tagliare di netto i legami con Damasco. Ma ieri Zelensky ha detto che l’Ucraina «può contribuire a ripristinare la stabilità in Siria dopo molti anni di influenza russa, e questo ci aiuterà sicuramente a ripristinare la pace per noi stessi».
In un annuncio su X, poi, Zelensky ha fatto sapere che il programma umanitario “Grain from Ukraine” (grano dall’Ucraina) creato in collaborazione con il World Food Programme porterà le prime cinquecento tonnellate di farina di grano in Siria già martedì prossimo. «E ci saranno più consegne, e sarà una cooperazione vantaggiosa per entrambi in molti altri settori», ha aggiunto.
Today, I want to express my gratitude to the teams at the Ministry of Foreign Affairs of Ukraine and the Ministry of Agrarian Policy and Food of Ukraine for our delegation’s visit to Damascus – to the new Syria. I am looking forward to the ministers’ reports on the negotiations… pic.twitter.com/IIkfwvoXn8
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) December 30, 2024
Il rovesciamento di Assad l’8 dicembre ha messo in dubbio il futuro delle relazioni tra Siria e Russia. La Siria, storicamente regione granaio dell’area mediorientale, negli ultimi anni era arrivata a fare affidamento quasi unicamente sulla Russia per le forniture di grano, dal momento che le sanzioni economiche, la siccità e più di un decennio di guerra civile avevano distrutto la sua economia. «In seguito alla presa del potere in Siria da parte dei ribelli, le forniture di grano dalla Russia sono state sospese», aveva scritto la Reuters tre settimane fa, rischiando di affamare ulteriormente una popolazione che ha nel pane e nei prodotti a base di farina uno dei pilastri della sua cultura alimentare.
Secondo il Financial Times, il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha detto di aver consegnato un messaggio di Zelensky ad al-Sharaa per dire: «Siamo con voi e pronti ad aiutarvi a ripristinare la vita normale, la stabilità e la sicurezza alimentare». Il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shaibani ha detto in conferenza stampa che il suo Paese e l’Ucraina stanno discutendo di partenariati strategici in ambito politico, economico, sociale e scientifico, senza fornire ulteriori dettagli. Poi ha aggiunto che la nuova amministrazione è aperta ad accogliere tutte le delegazioni provenienti da Paesi arabi e stranieri e che intende voltare pagina sull’isolamento internazionale creato dal vecchio regime.