In Italia ci sono tantissimi piatti tipici natalizi o dedicati alle festività invernali. Dalle paste ripiene agli arrosti, ci sorprenderemmo nello scoprire che in fondo sono i piatti preferiti anche dei reali inglesi. Lo ha dimostrato lo stesso re Carlo III che, sin dal suo insediamento, ha stravolto la tradizione proponendo un pratico buffet da cui servirsi in autonomia porzioni di tacchino ripieno, involtini di salsiccia, arrosti vari e verdure di contorno. Ma le portate presenti nel menu delle feste dei Windsor sono tante e interessanti.
Colazione con gender gap
Il mattino del giorno di Natale i reali inglesi consumano la colazione in stanze separate. Gli uomini occupano una sala, servendosi da un primo buffet affollato di salsicce, uova e bacon, fagiolini al pomodoro, funghi e toast con burro e marmellata, nonché le immancabili aringhe affumicate. Alle donne il pasto è offerto mentre si trovano in camera da letto. Le domestiche arrivano con vassoi più leggeri rispetto al menu degli uomini di famiglia. Infatti, è offerto per lo più pane tostato e frutta.
Messa e cocktail
La mattinata prosegue con la funzione religiosa presso la chiesa di Santa Maria Maddalena e l’incontro in salotto per i drink natalizi tanto cari ai Windsor. Oltre al vino e allo champagne, sono serviti cocktail creati ad hoc per i reali come il gin e Dubonnet della Regina Madre, molto amato anche dalla defunta Regina Elisabetta II. Unica regola di questo momento: si beve, certo, ma senza esagerare.
Il buffet
Il piatto forte resta la carne contornata con gli immancabili cavolini di Bruxelles. Secondo il volere del re, il tacchino va servito con carote, patate e pastinaca arrosto, nonché del purè. Il ripieno del tacchino deve essere realizzato con un ripieno di castagne, cipolla, salvia, salsa di mirtilli rossi e la salsa di pane.
Tra le portate di carne, c’è una curiosità. Nel recente libro “La cucina e la corona” (Guido Tommasi Editore), Tom Parker Bowles, figlio primogenito della regina consorte Camilla e rinomato critico gastronomico, cita due interessanti piatti occasionali dedicati al Natale: il cigno giovane arrosto e le lingue di allodola. Tuttavia, egli stesso ha dichiarato di non essere mai andato a Sandringham per Natale, snobbando il celeberrimo tacchino ripieno e gli arrosti, che a lui non piacciono. Anzi, che ritiene «noiosi».
Dopo la portata principale si attende il dessert: il famoso Christmas Pudding. Il dolce deve essere decorato con agrifoglio e cosparso di brandy per permettere un ingresso “fiammeggiante” in sala.
Niente più “torture”
Infine, chi ha amato la serie “The Crown” ricorderà la “tortura” natalizia del peso preso all’arrivo a Sandringham. La defunta principessa Diana soffriva in silenzio nell’offrirsi al rituale di epoca vittoriana e il suo ormai ex marito si trovava costretto a giustificare l’assenza di incrementi alla madre in mille modi, creando malumori. Ebbene, questa tradizione è stata stralciata dal cerimoniale sin dal 2023. Basteranno i sorrisi dei commensali a garantire a chef e cuochi di corte che anche per quest’anno i reali hanno apprezzato la cucina natalizia.