L’Emporio delle Feste Quando il Natale diventa un’esperienza di gusto e condivisione

Quattro produttori alimentari uniti da valori comuni hanno dato vita insieme a un temporary shop che porta i loro prodotti in una vetrina sfitta nel centro storico di Piacenza

@Emporio delle Feste, Piacenza
@Emporio delle Feste, Piacenza

C’è qualcosa di alchemico nell’abbinamento tra il panettone classico di Davide Longoni e il passito “Vino del Volta” di La Stoppa di Elena Pantaleoni. Un connubio che nasce non solo da un’intuizione gastronomica, ma da un modo di intendere il fare impresa artigiana. Una visione che prende forma concreta a Piacenza, dove dal 30 novembre al 25 dicembre 2024, in Corso Vittorio Emanuele II al numero 23, apre l’Emporio delle Feste, un temporary shop che è insieme un negozio e un racconto di amicizia e territorio.

Un’idea nata da un incontro
L’idea di questo connubio e della creazione del negozio è nata quasi naturalmente, come racconta Alice Mazzali di La Stoppa. «Con Davide Longoni avevamo iniziato a pensare di proporre i nostri prodotti insieme: il nostro passito si sposa perfettamente con il suo panettone classico, rendendo il fine pranzo natalizio un momento di pura gioia». Da qui, l’idea si è estesa, coinvolgendo altri artigiani con cui già esisteva un forte legame personale e professionale.

A unirsi al progetto sono state Bottega Pavesi, con le sue conserve e mostarde, e Bagai Cioccolato, produttore di tavolette, creme spalmabili e cioccolata calda artigianale. In tutto quattro realtà diverse, di cui tre del piacentino, animate da una visione comune: portare avanti un fare artigiano attento alla qualità e con lo sguardo rivolto al territorio.

@Emporio delle Feste
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Una celebrazione della comunità
Il cuore dell’Emporio delle Feste non è solo nei prodotti, ma nella filosofia che li accompagna. La collaborazione tra le aziende nasce da un’amicizia profonda e da una fiducia reciproca, come racconta ancora Mazzali: «È un’idea che nasce dai valori comuni: qualità, condivisione, attenzione alla filiera».

Lo shop sarà organizzato in modo che ogni prodotto comunichi con gli altri: panettoni, vino, cioccolato, conserve non saranno divisi per marchio ma mescolati, come a ribadire che la condivisione è il cuore del progetto. In vetrina, accanto a un panettone classico e a una bottiglia di passito, si troveranno magari le giardiniere di Pavesi o le tavolette di cioccolato di Bagai, a simboleggiare un intreccio di storie che arricchisce il tutto.

«Non siamo abituati a vedere marchi così diversi collaborare. Di solito ogni brand resta confinato nel suo spazio» ha commentato un passante durante l’allestimento. È proprio questa l’essenza dell’Emporio delle Feste: scardinare l’idea del monomarchio e costruire una proposta corale, dove la qualità di uno arricchisce e promuove quella dell’altro.

L’unicità del panettone
Il simbolo indiscusso del Natale, è l’architrave di questo progetto. Davide Longoni lo definisce un’estensione del suo lavoro. «L’abbinamento panettone classico e passito di La Stoppa è stato naturale: il mio progetto sul pane nasce prendendo ispirazione dal mondo del vino e dalla sua capacità di valorizzare un prodotto agricolo e renderlo espressione di un territorio. Con Elena ci conosciamo da tanti anni e da sempre condividiamo lo stesso spirito di fare impresa artigiana, da qui l’idea di proporre il nostro panettone classico con il suo passito, abbinamento perfetto per un fine pranzo di Natale in compagnia».

@Emporio delle Feste
@Emporio delle Feste

Accanto al panettone classico, l’Emporio delle Feste propone anche una versione arricchita con il cioccolato di Bagai, una collaborazione che esalta l’incontro tra due filiere di eccellenza. «Il panettone pensato con il cioccolato di Bagai nasce per valorizzare un progetto artigianale che si avvicina molto al nostro, che parte dalla scelta di una materia prima di altissima qualità per arrivare a produrre un cioccolato che esprime tutte le caratteristiche organolettiche e qualitative rese possibili dalle scelte fatte lungo la filiera del cacao» spiega Longoni. «Lo stesso facciamo noi con il pane, con la scelta di determinate farine agricole macinate a pietra e l’uso del lievito madre, che è presente anche nel nostro panettone. Il risultato è un panettone speciale che racconta la storia di Bagai e del panificio e della loro comunanza di valori».

Piacenza e il valore della collaborazione
Aprire un negozio temporaneo nel centro storico di Piacenza ha rappresentato per tutti un’opportunità inedita. Giacomo Pavesi, di Bottega Pavesi, sottolinea l’importanza di dare nuova vita a spazi urbani spesso lasciati vuoti: «A Piacenza ci sono troppe vetrine sfitte. Occupare uno spazio centrale con un progetto come questo non solo valorizza le nostre aziende, ma restituisce vitalità alla città».

Il progetto ha anche un valore strategico: avvicinare i produttori ai loro clienti locali. Molti dei marchi coinvolti, infatti, vendono principalmente fuori dalla provincia di Piacenza, e questa è un’occasione per farsi conoscere dai piacentini stessi.

 «Per noi è anche un test – spiega ancora Mazzali – perché nessuno di noi, eccetto Longoni, ha esperienza diretta nella gestione di un negozio. Ma il progetto nasce dal piacere di lavorare insieme, quindi ci sembrava il modo giusto per affrontare la frenesia del Natale».

In negozio saranno presenti a rotazione i collaboratori delle varie aziende, per raccontare i prodotti e il loro legame con le altre realtà. Questo contatto diretto con i clienti è un altro aspetto rilevante.

Il temporary shop sarà aperto ogni giorno fino alla mattina di Natale, con turni gestiti direttamente dai titolari delle aziende, che racconteranno i loro prodotti e quelli degli altri, a dimostrazione che l’artigianalità è fatta anche di volti, storie e relazioni.

Che sia per un panettone classico da abbinare al passito, una crema di cioccolato da regalare, o una giardiniera da mettere sulla tavola delle feste, l’Emporio delle Feste è il luogo dove poter acquistare regali natalizi di qualità, ma anche un’opportunità per scoprire un nuovo modo di fare impresa, basato sulla comunità, sulla condivisione e su valori che guardano lontano. «È una comunicazione corale – spiega Mazzali – e per noi è questo il Natale: stare insieme con prodotti che raccontano storie».

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