Piedi per TerraI sussidi europei per le tecnologie verdi devono stimolare gli investimenti privati

Secondo uno studio del Centro per le politiche europee, la regolamentazione dei mercati del green lead dovrebbe essere limitata ad alcuni materiali di base critici come il cemento, la plastica e l’acciaio.

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Che si tratti di acciaio verde, bioplastiche o carburanti alternativi, le tecnologie rispettose del clima richiedono chiare prospettive di vendita. Il Centro per le politiche europee vede un grande potenziale nei mercati verdi per rendere economicamente redditizia la protezione del clima, ma mette in guardia da un eccessivo controllo statale. «La nuova Commissione intende creare mercati verdi di avanguardia regolando il lato della domanda, ad esempio modificando i criteri di aggiudicazione negli appalti pubblici. Si tratta di un’azione potenzialmente efficace, ma solo se organizzata in modo pulito dal punto di vista normativo», spiega André Wolf, economista del Cep. 

I mercati del green lead non devono distorcere i mercati a valle e limitrofi e trasferire rischi finanziari imprevedibili allo Stato. «Inoltre, sono efficaci solo se l’effetto della domanda genera prodotti commerciabili. In breve, devono creare una domanda privata», sottolinea il ricercatore del Cep.

Secondo Wolf, la regolamentazione dei mercati del green lead dovrebbe essere limitata ad alcuni materiali di base critici come il cemento, la plastica e l’acciaio. «Quando si progettano i mercati green di punta, si devono anche evitare i rischi competitivi per le industrie europee a valle. Le misure normative per stimolare la domanda dovrebbero inizialmente concentrarsi sulla domanda pubblica attraverso criteri di aggiudicazione adattati per gli appalti pubblici e le aste per promuovere le energie rinnovabili», afferma l’esperto del Cep.

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