Accademia Symposium nasce sette anni fa da una idea di padre Luigi Cavagna, che, dopo aver dialogato con le imprese del territorio della provincia di Brescia e averne capito le esigenze, ha deciso di creare un percorso che potesse formare e far trovare subito lavoro ai giovani. Grazie alla collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza e Cremona ha preso quindi vita un programma di studi “4+2”, in linea con gli standard di livello europeo, che attraverso il costante dialogo e la partnership con le imprese di settore, si pone l’obiettivo di formare professionisti altamente specializzati, capaci di rispondere alle necessità delle aziende e subito pronti all’inserimento nel mondo del lavoro.
La scuola ha sede nel bellissimo convento francescano dei frati minori di Saiano, un edificio del sedicesimo secolo. I frati vi abitarono dal 1656 sino al 1769 e poi di nuovo dal 1897 sino a oggi, occupandosi sempre di educazione.
Il nome dato alla scuola, Accademia, è stato scelto con l’idea di creare un percorso di studi completo, dalle superiori sino alle specializzazioni, mentre Symposium è stato mutuato sempre dall’ambiente francescano, e rimanda alla tavola, luogo dove condividere i pasti ma anche lo studio. «Prima di diventare Accademia Symposium – ci spiega Fra Luigi – questo luogo era sede di una associazione per il recupero dei tossicodipendenti. I frati hanno voluto far tornare queste mura un posto dove educare, dato che anticamente il convento era stato un collegio. Da qui l’idea di far rinascere una scuola che fosse però dedicata anche al territorio, all’agricoltura».
Prima di decidere che tipo di insegnamenti attivare, c’è stato un confronto con le aziende sul territorio, per capire quali fossero le loro esigenze, di che professionisti avessero bisogno. Quindi la decisione di creare due indirizzi, “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” e “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”. Il primo dedicato a chi desiderasse lavorare in agriturismi o alberghi, o comunque in ambito ricettivo e turistico. Il secondo invece per impiegare i ragazzi in aziende agricole o in ambiti della trasformazione specifici come macelleria, caseificazione, panificazione.
Il secondo ordine di scuole è invece l’istituto tecnico superiore (Its Accademia Symposium), destinato ai ragazzi dai diciotto ai trent’anni, già in possesso del diploma di maturità.
Questo percorso dura due anni, gli studenti fanno mille ore di lezione frontale e mille ore di stage, suddivisi nei due anni. I corsi attivati sono cinque: “Marketing e turismo del vino”, ideato insieme con il Consorzio Franciacorta. Poi “Filiere gastronomiche e processi alimentari”, “Enologia e viticoltura sostenibili”, “Sistemi zootecnici e trasformazione agroalimentare” (dedicato alle aziende che hanno allevamenti di animali), “Agricoltura 4.0 e sostenibilità dei sistemi colturali”, per preparare i ragazzi sull’agricoltura 4.0 e su tutti i sistemi di robotica impiegati nelle aziende agricole di alto livello.
«La nostra più grande soddisfazione – ci racconta Fra Luigi – è vedere i ragazzi dell’Its trovare subito uno sbocco lavorativo. Vedere un giovane che non ha idea di cosa fare nella vita e che, dopo aver frequentato i nostri corsi, si trova impiegato in una realtà effettiva, è davvero gratificante».
Per partecipare a questi corsi e alla formazione superiore è richiesto un piccolo contributo allo studente: per il percorso quadriennale ottocento euro all’anno, mentre per l’Its mille e ottocento euro annui. Il resto del finanziamento arriva dalla regione e per l’Its dai ministeri dell’Agricoltura e dell’Istruzione e dai fondi europei.
Per entrambi i percorsi, quello quadriennale e quello di specializzazione, sono ammessi non più di trenta studenti. I dati di impiego sono davvero entusiasmanti: lo scorso anno il 95 per cento dei ragazzi diplomati in Its ha trovato un impiego. Il restante cinque per cento ha trovato lavoro nel corso dell’anno.
La maggior parte dei ragazzi frequentanti arriva dalla Lombardia, ma ci sono studenti provenienti da Sardegna, Sicilia, Abruzzo, a indicare come la fama di questa scuola sia cresciuta negli anni in tutto il Paese. «Scegliere la nostra scuola – precisa Fra Luigi – significa affrontare un percorso scolastico più qualificato rispetto a quello tradizionale. Il forte legame con le aziende del territorio poi fa sì che gli studenti siano impiegati subito, una volta finito il percorso di studi. Abbiamo spinto molto anche sul far frequentare degli stage, in modo che i ragazzi comprendessero nel più breve tempo possibile quali fossero le caratteristiche della professione scelta». Tra le realtà che collaborano con Accademia Symposium ci sono grandi nomi dell’imprenditoria italiana, come Ferrero, Grana Padano, Parmigiano Reggiano.
I docenti selezionati per il percorso quadriennale sono insegnanti di scuola superiore, nei corsi Its invece si tratta di personale impiegato già alla Cattolica di Piacenza e Cremona, o professionisti del settore. In entrambi i corsi di studio vi possono essere imprenditori di successo che si prestano come insegnanti, per un periodo di tempo definito.
La scuola invita poi a fare esperienze all’estero. «Noi spingiamo – precisa Fra Luigi – perché i ragazzi vedano e conoscano realtà fuori dall’Italia, per un periodo di un mese per chi frequenta i quattro anni, o di tre mesi per chi è all’Its. I costi di queste trasferte sono quasi completamente a carico nostro, e questo perché vogliamo che l’Accademia Symposium guardi oltre i confini territoriali e aiuti i ragazzi a farsi un curriculum internazionale».
Al momento non c’è la possibilità per gli studenti di abitare all’interno del convento, e i fuori sede possono soggiornare in strutture sul territorio convenzionate, ma presto, ci fa sapere Fra Luigi, l’Accademia si attiverà per creare dei piccoli appartamenti destinati a chi decide di mettere le proprie competenze al servizio di questo angolo di Italia così bello e ricco di opportunità.