La treguaIsraele e Hamas hanno raggiunto un accordo sul (graduale) rilascio degli ostaggi

Secondo il sito americano Axios, che cita funzionari israeliani e statunitensi, Gerusalemme avrebbe concordato col gruppo terroristico palestinese il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio dei cittadini rapiti il 7 ottobre 2023 che verranno liberati a poco a poco nell’arco di quarantadue giorni

LaPresse

A cinque giorni dalla fine del mandato di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti, Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo formale per il cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza e il rilascio graduale degli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 dal gruppo terroristico palestinese. A confermare la notizia dell’intesa raggiunta a Doha dopo giorni di intensi negoziati mediati da Qatar, Egitto e Stati Uniti (con il contributo fondamentale dell’Arabia Saudita) sarebbero delle fonti statunitensi e israeliane, citate dal sito americano Axios.  Anche la Bbc e la Cnn confermano l’intesa.

Nella prima fase dell’accordo, trentatré ostaggi saranno liberati, tra cui donne, bambini e uomini sopra i cinquant’anni o con problemi di salute. Il rilascio avverrà gradualmente nell’arco di quarantadue giorni, durante i quali entrerà in vigore un cessate il fuoco. Tra gli ostaggi ancora detenuti ci sono sette americani, anche se le autorità israeliane stimano che solo circa la metà degli ostaggi complessivi siano ancora in vita.

Il piano prevede anche un progressivo ritiro delle forze israeliane in una zona cuscinetto lungo il confine con Gaza. Ma Israele manterrà una presenza militare fino alla liberazione di tutti gli ostaggi. I palestinesi sfollati potranno tornare nella parte settentrionale di Gaza, ma con le dovute restrizioni per impedire la movimentazione di militanti o armi.

L’intesa include inoltre il rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi, inclusi alcuni responsabili di omicidi di cittadini israeliani, sebbene non siano coinvolti membri di Hamas direttamente collegati agli attacchi del 7 ottobre. I prigionieri non saranno autorizzati a tornare in Cisgiordania, ma la loro destinazione non è stata specificata.

Il piano ha ricevuto il via libera del leader militare di Hamas a Gaza, Mohammed Sinwar e l’ufficio governativo per i media del gruppo terroristico palestinese ha invitato i cittadini della striscia di non muoversi prima dell’inizio ufficiale del cessate il fuoco. 

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