The Korean GameL’ex presidente della Corea del Sud è stato arrestato

Yoon Suk-yeol è accusato di insurrezione e alto tradimento. A dicembre aveva imposto la legge marziale, rimasta in vigore meno di sei ore. Il procuratore ha 48 ore di tempo per interrogarlo e decidere se trattenerlo

(La Presse)

L’ex presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, che da settimane era chiuso nella sua residenza presidenziale di Seul, è stato arrestato nella notte. Le riprese televisive mostrano che un veicolo nero con a bordo Yoon è arrivato all’ufficio del Corruption Investigation Office a Gwacheon, appena a sud di Seul, prima di essere trattenuto al centro di detenzione di Seul a Uiwang.

Il procuratore ha quarantotto ore di tempo per interrogarlo ed eventualmente richiedere un mandato separato per trattenere Yoon fino a venti giorni per ulteriori interrogatori. Yoon è il primo presidente in carica a essere arrestato nella storia moderna del Paese.

Accusato di insurrezione e alto tradimento, l’ex presidente è stato interrogato in merito alla sua dichiarazione di legge marziale dello scorso dicembre. Lo hanno reso noto gli inquirenti, aggiungendo che il capo dello Stato «sta esercitando il suo diritto a non rispondere». Yoon è anche stato sottoposto a una procedura di impeachment e sospeso dal suo incarico.

In un videomessaggio rivolto alla nazione prima del suo arresto, aveva detto di aver accettato di comparire davanti al Corruption Investigation Office (Cio) per essere interrogato. «Ho deciso di comparire davanti al Cio anche se si tratta di un’indagine illegale, per evitare qualsiasi spargimento di sangue», ha dichiarato.

La polizia aveva già provato ad arrestarlo a inizio gennaio, ma a causa della resistenza degli agenti del suo servizio di sicurezza personale si era poi ritirata. Nella mattinata del 15 gennaio la polizia ha messo in atto una nuova operazione in cui, secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, sono stati impiegati tremila agenti, con colonne di autobus e furgoni che hanno bloccato le vie principali intorno alla sua residenza, fermando il traffico. Intanto, migliaia di sostenitori di Yoon si sono radunati nelle vicinanze per tentare di impedire l’arresto.

Yoon è un esponente del Partito del Potere Popolare, di orientamento conservatore, in carica dal 2022. Lo scorso 3 dicembre aveva imposto la legge marziale nel Paese, in quello che è stato interpretato come un tentativo di instaurare un regime autoritario. Yoon aveva motivato la decisione dicendo di voler fermare alcune operazioni ostili della Corea del Nord, ma è subito stato chiaro che fosse in realtà un tentativo di reprimere le opposizioni interne. Quella sera stessa tutte le forze politiche del parlamento avevano votato per annullare la misura e Yoon aveva revocato la legge marziale, che era rimasta in vigore per meno di sei ore.

Il 14 dicembre il parlamento sudcoreano ha votato per mettere Yoon sotto impeachment, sospendendolo dal suo incarico. E il 14 gennaio sono iniziate le udienze con cui la Corte costituzionale dovrà stabilire se l’imposizione della legge marziale può essere considerata un tentativo di insurrezione.

Parallelamente alla procedura di impeachment, Yoon è anche coinvolto in un’indagine penale condotta dal ministero della Giustizia, in cui è accusato di insurrezione e alto tradimento. Motivo per cui è stato emesso contro di lui un mandato di arresto. Rischia l’ergastolo o la pena di morte.

X