Solidità vs CelebritàMa bisogna per forza diventare famosi?

Per la nostra nuova sezione dedicata al mondo della sala, ospitiamo la riflessione di Mariella Organi, patronne insieme al marito Moreno Cedroni del ristorante Madonnina del pescatore a Senigallia

Mariella Organi, foto di Stefano Druetta

Abbiamo chiesto ai maître e ai direttori di sala che più amiamo e che ci hanno fatto vivere un’esperienza di accoglienza unica di spiegarci perché sono meno celebrati e meno famosi dei loro colleghi di cucina, pur facendo un lavoro più a contatto con il pubblico e più in prima linea. La risposta di oggi arriva da Mariella Organi, del ristorante due stelle Michelin Madonnina del pescatore, a Senigallia. Grandissima professionista del mondo dell’accoglienza, ha una naturale predisposizione all’ospite, che riesce a condurre per mano con un’eleganza e una grazia uniche. Con un modo di fare pacato ma deciso è una grande interprete della categoria, che forma nelle tante occasioni pubbliche e nei corsi presso Alma. Ecco la sua idea.

Ma per forza nella vita bisogna diventare famosi? Ci sono modelli e maestri sconosciuti ai più in tutti i settori, purtroppo. Maestri scomodi che nessuno conosce. Nel nostro caso Maître che hanno scelto di non apparire, di mettere in evidenza il loro chef, la sua casa e il loro gruppo di lavoro. I Maître non si espongono, proteggono, organizzano, lavorano defilati, tirano i fili. Hanno il compito di regalare un’atmosfera rilassata, di non essere ingombranti, di regalare intimità. E noi in Italia abbiamo gli esempi migliori. Chi sceglie il nostro lavoro fa un grande sforzo emotivo ogni giorno, registra l’umore degli ospiti e ancora prima dei suoi collaboratori, fondamentale per il benessere dei primi.

Il lavoro è tutto uguale, puoi scegliere di subirlo o di farlo in modo eccellente, di avere la responsabilità di formare i nuovi solidi professionisti, o limitarti al quanto basta. Il lavoro è una opportunità di crescita personale sempre, la sfida certo è sacrificio ma anche grandi conferme. La differenza la fa la fedeltà a un progetto di lavoro, la professionalità è costanza, stratificazione, pensiero autonomo. Siamo un settore di grande successo, l’export complessivo è trainato dall’incremento costante dell’alimentare. Pensate che in questo i Maître e gli chef non abbiano avuto un ruolo? Festeggiamo la solidità della professione a discapito dei successi personali. Ma in futuro abbiamo mille profili da far conoscere, se dovessero servire. Da riempire mille pagine.

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