Si parla di Co-Design quando il designer, nella veste di facilitatore/moderatore, lavora in modo inedito e trasversale insieme alle persone che sanno; per le aziende significa essere nello stesso momento a stretto contatto sia con il management che con il mondo di chi progetta, sviluppa, produce, prevede, realizza, comunica, racconta. Persone chiave, veri e propri contributori, che lavorano all’unisono per co-progettare un sistema fatto di soluzioni più aderenti alle esigenze reali delle persone e delle aziende. La stessa modalità la si può attuare per risolvere problematiche e trovare soluzioni per le comunità di ogni tipo sia pubbliche che private.
Progettare il futuro insieme, attraverso un tavolo di lavoro comune tra tutte le parti coinvolte, è strategico, stimola la collaborazione costruttiva e l’ambito multidisciplinare aiuta a sbrogliare velocemente le problematiche e ottimizza il processo di ideazione.
Questa configurazione progettuale permette al Designer e all’intero gruppo di lavoro un avanzamento dei lavori veloce e sensato, più coerente, molto condiviso, culturalmente ricco, altamente strategico e scientificamente forte.
L’operazione è semplice; metti insieme l’energia di tutti e la potenza di impatto sarà dirompente. In termini di qualità ed efficienza si può facilmente immaginare un risultato in positivo.
Lavorare insieme a chi vive e opera in quel preciso contesto è un’occasione unica e preziosissima. Considerare anche le persone comuni come potenziali contributori a un progetto complesso – e non come un fastidio o un ostacolo allo sviluppo del progetto – è ormai diventato quasi un obbligo se si vuole progettare un futuro più sostenibile.
Questa formula più matura del progetto è lo scenario ideale per il Designer, che da sempre si confronta con le problematiche legate al problem setting ed al problem solving dialogando costantemente con tutte le parti coinvolte.
In Inghilterra il dibattito su come il Design possa aiutare veramente la società è avviato già da molto tempo, questo avviene anche grazie all’enorme lavoro del Design Council inglese che, come organo pubblico, fa da facilitatore per promuovere e divulgare la metodologia del Design al servizio di tutte le istituzioni sia pubbliche che private. In UK operano già da molti anni aziende importanti come Think Public o Engine Group, che usano la co-progettazione come parte integrante del loro modo di lavorare.
The Story of Co-Design from thinkpublic on Vimeo.