Sabato 21 maggio 2011 vuol dire, in quel mondo che non è sferico, ma ovale, che al Millennium Stadium di Cardiff (Wales) Northampton Saints e Leinster si affronteranno nella finale di Heineken Cup, la Champions League del rugby. Otto giorni più tardi, a Londra, Wembley, toccherà a Manchester United – Barcellona per la Champions as we know it.
I Saints sono fuori dai giochi in campionato, eliminati in semifinale di Premier dai Leicester Tigers, quelli del Leinster invece si giocheranno la Magners League contro gli altri irlandesi del Munster, sempre tra sette giorni. Ma oggi, c’è in palio il tetto d’Europa. Perché è anche una questione di tetto.
Il Millennium Stadium di Cardiff è simile a quegli impianti americani con il tetto che si apre e si chiude a seconda non tanto delle condizione meteo, quanto delle scelte prese da chi ci gioca. Capita così di sedersi sugli spalti, dare un’occhiata allo scenario e realizzare che fuori c’era davvero il sole, mentre si camminava verso lo stadio: una volta entrati, si è però eclissato perché hanno optato per la chiusura del tetto. Nelle scorse ore, i Saints avevano chiesto che fosse lasciato aperto.
Si finisce per avere un terreno di gioco che ha ben poco del prato inglese. Il microclima con il tempo ha creato un fondo fin troppo morbido e umido, bastano due sgambate per alzare zolle in ogni angolo. Si consideri che poi al suo interno ci organizzano pure concerti e gare di motocross, se occorre. Ogni tanto i giardinieri si mettono all’opera per porre rimedio. Eppure è Galles, non San Siro.
Ps: intanto ieri sera, a pochi chilometri di distanza, al Cardiff City Stadium, i London Harlequins hanno messo le mani sulla Challenge Cup battendo lo Stade Francais 19-18, con un finale thrilling.