Nel mirinoL’importanza delle didascalie: Il bacio di Vancouver non è un bacio

  Il potere delle immagini. Questa foto da ieri fa il giro del web Cosa vi viene in mente guardandola? Così, senza una didascalia, a che cosa pensate? Bene, rispetto a quanto dicevo nel mio secon...

Il potere delle immagini. Questa foto da ieri fa il giro del web

Cosa vi viene in mente guardandola?

Così, senza una didascalia, a che cosa pensate?

Bene, rispetto a quanto dicevo nel mio secondo post dovremmo sempre tenere a mente che la foto è il prodotto di un fotografo, un racconto. Il fotografo è “arbitro del significato”, e noi spettatori in un certo senso anche…

Io guardandola ho pensato: geniale! Due innamorati che protestano baciandosi in mezzo a una rivolta in qualche paese dilaniato da scontri sociali gravissimi.

Invece grazie a internet in poche ore è svelato il mistero. Sappiamo già tutto dei due, anche i loro nomi: Scott Jones, aspirante comico australiano, e Alex Thomas, la sua ragazza canadese.

Non era proprio un bacio. Lei è caduta, si è fatta male ed è stata soccorsa mentre tutto intorno il caos. Dove? Nella civilissima Vancouver in Canada tra i poliziotti e i tifosi dei Vancouver Canucks, la squadra di hockey della città che era stata appena battuta nella finale della Stanley Cup, il campionato nordamericano di hockey sul ghiaccio.

Quindi nessuna volontà di provocazione da parte della coppia, nè scontri sociali, però sarebbe stato bello no come manifesto di pace? Un po’ come il rivoltoso sconosciuto che in totale solitudine e completamente disarmato affrontava una colonna di carri armati in piazza Tien’anmen, ve lo ricordate?

Se un’immagine ha scopi giornalistici di illustrazione di un fatto realmente accaduto la didascalia con la spiegazione di quanto vediamo nella foto diventa essenziale.

Le immagini lasciano troppo spazio all’interpretazione individuale a sua volta influenzata dai filtri culturali e visivi che ognuno di noi ha.

E questa è una caratteristica fantastica e meravigliosa della fotografia che apre nuove dimensioni del reale, permette di entrare in mondi diversi, emozionarsi, ricordare, viaggiare. Ma può essere molto pericolosa se mal interpretata o male utilizzata.

La fotografia è di Richard Lam.

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