Social Media TodayQuorum raggiunto anche grazie a Facebook

In primis un pò di reazioni dopo che nel post precedente ho riportato, tra le altre, le parole a dir poco rocambolesche della Santanchè. Berlusconi mette le mani avanti prima dell'ufficialità (ore...

In primis un pò di reazioni dopo che nel post precedente ho riportato, tra le altre, le parole a dir poco rocambolesche della Santanchè.

Berlusconi mette le mani avanti prima dell’ufficialità (ore 14)

“Dovremo dire addio al nucleare, ora forte impegno su energie rinnovabili”. Il Premier Silvio Berlusconi dà praticamente per acquisito il no degli italiani al nucleare, oggetto del quesito sulla scheda grigia.

Ore 17.17. Di Pietro: “Non chiedere dimissioni del premier”

“L’Idv in tempi non sospetti ha chiesto le dimissioni di Berlusconi. Farlo ora in nome dei risultati referendari è una strumentalizzazione”.

Così Antonio Di Pietro ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di commentare una dichiarazione di Pier Luigi Bersani che chiedeva le dimissioni del premier. “Sono andati a votare sì – ha aggiunto l’ex pm – anche molti elettori del centrodestra. Per rispetto nei loro confronti non possiamo chiedere le dimissioni del governo solo in nome dei referendum”.

Ore 17,04. Cicchitto: nessuna ricaduta sul governo
«L’esito del referendum non ha ricadute sul quadro politico generale e sul governo perché con esso non è stato impostato lungo discriminanti politiche»: lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.

Ore 17,00. Calderoli: stufi di prendere sberle
«Alle Amministrative due settimane fa abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum è arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un’abitudine… Per questo domenica andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovrà portare in Aula il 22 giugno , visto che vorremmo evitare che, in quanto a sberle, si concretizzi il proverbio per cui non c’è il due senza il tre…». Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli.

Ore 16,44. Bersani: Lega rifletta se stare con Berlusconi
«Non entro nel dibattito della Lega, vedremo a Pontida cosa diranno, ma tempo fa dissi che si può anche stare con uno che perde se tu vinci o con uno che vince se tu perdi, ma se entrambi perdono ci vuole una riflessione». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, invita il Carroccio a riflettere se continuare a sostenere il premier Silvio Berlusconi.

Ore 16,33. Grillo: siamo ancora un popolo
«Siamo ancora un popolo! È stato raggiunto il quorum per tutti e 4 i referendum. Per il nucleare è il secondo referendum con cui i cittadini hanno mandato affanculo i partiti. Vedremo se avranno il coraggio di riproporlo. Saluto con affetto Formigoni, Chicco Testa, Veronesi e il Bersani di quarta generazione». Così il comico genovese, Beppe Grillo, commenta la vittoria al referendum.

Il massmediologo: “Hanno vinto anche Facebook e Twitter”

“Il merito per il raggiungimento del quorum va anche ai social network, ma decisiva e’ stata l’attenzione e la voglia di protagonismo dell’elettorato”. Michele Sorice, direttore del Centro Studi su Media e Comunicazione dell’Universita’ Luiss di Roma, parla all’Adnkronos di social network e referendum. “Facebook e Twitter – osserva – da soli non avrebbero mai mobilitato cosi’ tanti cittadini, quote consistenti di elettorato restano infatti fuori dal web”.

“I social network hanno creato connessione e passaparola, e hanno mobilitato quella parte di opinione pubblica disposta a farsi mobilitare. Sul web – sottolinea Sorice – c’e’ stato il cosiddetto ‘effetto alone’: come un’espansione a raggiera, c’e’ stata una sensibilizzazione crescente tra gli utenti”. “L’arma migliore di internet – sostiene il massmediologo – e’ stata l’ironia, come ha dimostrato anche l’ultima tornata elettorale delle amministrative”.

Ma il peso di Facebook e Twitter non va “sopravvalutato”, “determinante – prosegue – e’ stata la partecipazione di settori della societa’ civile – come le organizzazioni religiose – che in genere restano in silenzio”. “Sulla funzione informativa dei social network spesso si esagera. Twitter resta uno strumento di informazione, usato anche dai media mainstream. Facebook, invece, non e’ un mezzo di informazione ma di attenzione sull’informazione, con la condivisione di link e video”, conclude Sorice. (Adnkronos)

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club