Club HouseMaglie nere

Quando Fabrizio Goria scrive di maglie nere, vuol dire che butta male. Ma siccome il rugby non è la finanza e tanto meno non è la finanza creativa, perché in questo sport non ci si inventa nulla e ...

Quando Fabrizio Goria scrive di maglie nere, vuol dire che butta male. Ma siccome il rugby non è la finanza e tanto meno non è la finanza creativa, perché in questo sport non ci si inventa nulla e si fa con quel che si ha tra le mani, quando si parla di maglie nere associate a palloni ovali, allora vuol dire che l’oggetto della discussione sono gli All Blacks. Gente alla quale non occorre presentarsi: tutti sanno chi sono, compresi quelli che del rugby se ne infischiano.

Sabato vanno in scena per la loro prima partita nel Tri Nations 2011, affrontando i sudafricani feriti dalla sconfitta contro l’Australia e a corto di uomini. E tra AB e Springboks la rivalità è di quelle accese. Tanto per fare un esempio, tutti sanno cos’è l’haka, compresi gli stessi di sopra che se ne fregano bellamente del rugby. Ma non tutti sanno che la Nuova Zelanda ha collaudato una variante alla tradizionale “Ka mate! Ka mate!”. Esiste infatti la “Kapa O Pango”, introdotta nell’agosto del 2005 durante un match del Tri Nations – guarda caso – contro i guerrieri boeri, diventando così l’haka delle grandi occasioni.

Valutate voi stessi le differenze. La prima risale all’estate del 2004, quando l’Inghilterra che un anno prima aveva vinto i Mondiali, scese in tour nell’Emisfero Sud e non se la passò molto bene.

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Quella che segue, invece, è la prima “Kapa O Pango”.

 https://www.youtube.com/embed/3K-UKp9dDFM/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Con il tempo, il gesto finale del taglio della gola è risultato meno accentuato: per alcuni risultava troppo violento. La sostanza rimane.

Detto questo, sicuro vedono nero gli Springboks. Mai darli per morti, però.

The Springboks ethic is bound up in the Afrikaner notion of a covenant between the rugby tribe and God. When South Africa win a big Test, say the final of RWC 2007, they will form a circle (the laager) and give thanks for the covenant being honoured. The laager tendency goes back to the days of the great treks, when the wagons were drawn into a circle to ward off attacks. This Springboks’ mindset has created a national side that can be defeated but not destroyed.

(via rightrugby.tumblr.com)

Dopo tutto, il rugby non è mica la finanza. E’ roba seria.

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