Se così fosse, ci sarebbe solo da mettersi le mani nei capelli. E non solo. Dice un ex alto funzionario della Cia, Robert Baer: «Israele con ogni probabilità attaccherà l’Iran a settembre, prima del voto Onu sul riconoscimento dello stato palestinese sollecitato dall’Anp con un ricorso». Boom!
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo Baer, avrebbe già deciso il modus operandi. Ora, Baer non è uno sprovveduto. Ha vissuto in Medio Oriente – e ci ha lavorato – per oltre vent’anni. E la cosa che allarma di più è che ha deciso di fare questa rivelazione da una radio locale statunitense, Kpfk, dalle parti di Los Angeles. Perché poi, alla fine, gli Usa c’entrano eccome nel conflitto paventato.
Dice l’ex 007, infatti, che l’intenzione israeliana è quella «di coinvolgere nel conflitto gli Usa». E quindi, proprio per questo, «al Pentagono c’è già un ordine di allerta di preparare la guerra con l’Iran». Secondo Baer, Israele sferrerà il suo attacco contro l’impianto nucleare di Natanz, nella regione di Isfahan, e contro «altre due strutture».
A quel punto, ha proseguito, Teheran risponderà «colpendo dove può, ovvero a Bassora o a Baghdad». In Iraq. «Abbiamo già cominciato a individuare gli obiettivi iraniani in Iraq e intorno al confine», ha spiegato l’agente segreto. Precisando una cosa: «si tratterà di una guerra regionale». Già.