“La manovra non deve colpire le famiglie mentre va combattuta l’evasione fiscale che ammonta a cifre impressionanti”. Anche il cardinal Bagnasco, capo della Cei, ha dato la propria ricetta per emancipare l’Italia dalla sua pigrizia. Dell’intervento dell’ecclesiastico deve colpire il tempismo. Bagnasco si è costituito prima che la noia estiva trasformasse una pagina facebook, aperta per chiedere al Governo di estendere il pagamento dell’Ici agli immobili cattolici, in un caso. Il capo della Cei si è costituito. Meglio di lui riesce a fare solo Walter Veltroni.
L’eterno enfant prodige della sinistra ricompare sempre prima che qualcuno chieda al Pd di spiegare perché non si è impegnato a favore di questo o quell’intervento. Rosy Bindi non aveva ancora avvallato la tesi di Casini (il leader dell’Udc non vuole far pagare l’Ici ai cattolici) che il buon Walter proponeva di dimezzare i parlamentari.
E mentre la coppia di fatto Bagnasco-Veltroni ricordavano all’Italia che il vero problema del paese non solo le parole, troppe e storpie, ma i progetti, pochi e da sognatori, la Spagna rivendicava con orgoglio la propria crescita.
Economia batte eucarestia. Secondo gli indignatos il vero problema del Papa non è il Vangelo che rappresenta ma i costi della sua passerella coperti, in parte, dagli spagnoli che dopo una società migliore sono alla ricerca di una più ricca. A questo benessere il Vaticano ci crede e ancora costruisce la propria fortuna sul senso di colpa. Al Parco del Retiro, per le Gmg, sono stati installati dei confessionali pronti per rimettere tutti i peccati delle donne che hanno bloccato la propria gravidanza non voluta.
Indietro non si torna. Prima o poi i Bagnasco e i Veltroni della situazione si estingueranno e ai nostri figli racconteremo le favole di chi con coraggio affronta il presente senza costituirsi a prescindere. Quel giorno rideremo della codardia che oggi non permette all’Italia di essere quel bel paese che si merita di essere.
Colonna sonora: Un Año de Amor di Mina perché il matrimonio gay in Spagna è talmente radicato nella società che continuerà ad esistere anche fra un anno quando al Governo, con molta probabilità, ci sarà la destra. Indietro non si torna.