Nel mirinol’estate è zarra

Photo by Martin Parr   Anche quest'anno le vacanze sono finite, potrà mancarci il mare ma almeno non saremo più violentati dalla vista di corpi, non sempre in formissima, seminudi e malamente abbi...

Photo by Martin Parr

Anche quest’anno le vacanze sono finite, potrà mancarci il mare ma almeno non saremo più violentati dalla vista di corpi, non sempre in formissima, seminudi e malamente abbigliati.

L’estate purtroppo più di ogni altra stagione slatentizza le anime trash che, complice la “Canicule”, si sentono in diritto di mostrare vaste porzioni di pelle nuda e di coprire quel che resta con orride canottiere, tanga, e infradito… non solo in spiaggia.

Peccato perché i kaftani sarebbero così eleganti.

C’è da dire però che la fotografia in questo caso ha delle proprietà taumaturgiche: fa i miracoli!

Esempio: spiaggia, i nostri vicini di ombrellone non sono proprio longilinei, indossano dei costumi fluo di due taglie più piccoli e mangiano la pasta che si son portati da casa in pratiche vaschette di plastica colorata.

Cosa pensate, che reazione avete?

Eppure chi di voi non appenderebbe orgoglioso alle pareti di casa una bella foto di Martin Parr che riprende la stessa scena?

la fotografia trasforma, l’atto fotografico ristruttura il reale.

Buon rientro a tutti.

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