Andrea Lo Cicero – detto il Barone -, pilone azzurro, dopo la sconfitta di ieri dell’Italia contro l’Irlanda in quella che è stata l’ultima partita del nostro Mondiale in Nuova Zelanda. E’ finita 36-6 per gli irlandesi e purtroppo non ha funzionato la logica spicciola targata Nereo Rocco – detto il Paròn – che a chi gli augurava “vinca il migliore”, rispondeva “speremo de no”. Ci sono le lacrime che accompagnano le note dell’inno, quelle della frustrazione del combattente costretto ad abbandonare il terreno di battaglia perché il fisico lo ha tradito e quelle che non si riescono a trattenere una volta che l’arbitro ha fischiato la fine della partita vinta dagli avversari.
Nel 2007 fa toccarono ad Alessandro Troncon alla sua ultima con la maglia italiana, dopo la sconfitta contro la Scozia. Quattro anni dopo, in uno scenario simile (il match per accedere ai quarti di finale o per fare i bagagli) sono quelle del gigante catanese da famiglia di ascendenze nobiliari, un curriculum di gran rispetto che comprende due stagioni allo Stade Toulousaine, club di primo ordine. E’ stata la sua ultima Coppa del mondo: la prima volta risale all’edizione 1999, convocato e mai sceso in campo.
Gli Azzurri sono sulla via del ritorno. Nick Mallett ha chiuso il suo mandato da allenatore, ora tocca la francese Jacques Brunel. Si ricomincia, meglio levarsi dal volto quelle lacrime.
(foto via planetrugby)