Esempi di pessimo giornalismo.
Mi chiedo come possa il Corriere della Sera online pubblicare un articolo come quello di tale Nazareno Dinoi dal titolo delirante “Il corpo di Sarah estratto dal pozzo. In 71 scatti la sequenza dell’orrore”.
E’ il classico caso da citare nelle scuole di giornalismo come trappole in cui non cadere.
Titoloni urlati approfittando delle tragedie altrui per attirare i lettori e sotto il vestito niente.
A corredo dell’articolo una squallida fotogallery che ovviamente non è composta dai 71 scatti della sequenza dell’orrore perchè quelli li vedranno in aula (E MENO MALE a meno che il signor Dinoi non voglia propinarceli anche sul Corriere) ma da foto in bianco e nero del pozzo da cui è stata estratto il corpo di Sarah Scazzi.
La prima slide tuona addirittura “ATTENZIONE IMMAGINI PARTICOLARMENTE CRUDE E SCONSIGLIATE AD UN PUBBLICO SENSIBILE”, le slides a seguire sono tutte immagini del buco per terra, misurazioni ecc, non c’è nessuna foto che possa urtare la sensibilità di alcuno ma l’intelligenza si.
Premesso che io la cronoca nera la eliminerei tout court perchè non ne vedo proprio l’utilità se non quella di appagare un lato oscuro e morboso degli esseri umani, turisti nelle disgrazie altrui, quando invece ci sarebbero tanti altri argomenti interessanti da approfondire, ma capisco che se fatta professionalmente e con rispetto possa essere un termometro della società (o almeno di alcune sue parti).
Aggiungo che in questo mirabile articolo di questo credo giornalista non capisco quale sia il diritto – dovere di cronaca.
La notizia è che durante il processo saranno proiettate le immagini del ritrovamento del cadavere, quindi il titolo è falso e fuorviante, così come la photogallery.
Vi sono poi ammiccamenti nel testo da fare venire i brividi : “Non mancherà l’occasione (l’implacabile esigenza della giustizia lo imporrà), di vedere la sequenza fotografica di quella terribile notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2010”
e ancora: “Sarà un film composto da settantuno scatti, non sarà facile guardare.”
e poi: “Da questo punto in poi le immagini sono inguardabili perché l’antro allargato dalla pala d’acciaio mostra qualcosa che galleggia che è ricoperto di terra. Sarà quella la parte peggiore per chi vorrà resistere. “
Questo è un articolo del Corriere del Mezzogiorno ripreso dal Corriere della Sera, il mio consiglio per le prossime photogallery del genere è come prima slide di mettere la seguente scritta:
ATTENZIONE IMMAGINI SCONSIGLIATE A UN PUBBLICO INTELLIGENTE.