E ieri sera siamo usciti. Soli. In qualche modo mi ritrovo in situazioni che sento mie, finalmente. E non mi riferisco solo a vodka tonic e ballare fino alle 7 del mattino, ma anche a trovarsi bloccati nel traffico un venerdì sera per un’inaspettata manifestazione, con ciclisti che ti superano ad ogni lato della strada, alcuni con le casse e la musica sparata al massimo, e tu che sali sul tetto della macchina e balli, e te ne freghi. Ecco, sono scema, sì, ma in un mondo di costrizioni tabù e clichés, io ballo da sola. E voi altri rimanete pure giù per terra, a guardare, io non ce la faccio proprio. Poi, si riparte, il traffico sparisce, miracolosamente spunta fuori un parcheggio e guarda un po’, sì, proprio davanti al nostro ristorante. Di venerdì sera. A Covent Garden. Se ti lasci andare le cose poi arrivano? Sono convinta di si. E i nostri amici sono perfetti, e con loro si beve, si mangia, si parla. Siamo al Polpo, pare il ristorante preferito di Guinetta, quella che scrive Goop. Le ho fatto la borsa per il suo primo Oscar. Che bello, avevo solo 20 anni ma lei l’ha indossata, proprio quella sera, l’ha scelta, aveva la mia borsetta e con essa è stata fotografata ovunque. E io proprio gliel’avevo fatta fare, seguendo passo passo. Il raso, la stoffa, il colore, tutto. Bene, adesso però che mi sono svegliata, e sono le 2, si ho dormito tantissimo, vado al parco in bici perché qui è estate. Mangerò, farò yoga, amerò. Tutto il mondo. Ma in particolare, me. E te. Noi. Voi.
ps: non ho mai visto il film, ne letto il libro. Com’é? Devo? Di che parla?