17 anni fa, il 3 luglio 1995 nella campagna toscana si toglieva la vita Alexander Langer, impiccandosi da un albicocco.
I pesi mi sono divenuti davvero insostenibili, non ce la faccio più. Non rimane da parte mia alcuna amarezza nei confronti di coloro che hanno aggravato i miei problemi. Così me ne vado più disperato che mai, non siate tristi, continuate in ciò che era giusto.
Queste le parole che ci lasciò. In questi giorni in cui si dibatte più o meno seriamente, con più o meno consapevolezza, del destino dell’Europa unita credo sia fondamentale tenersi da conto le esperienze politiche di chi l’ha voluta questa Europa. Alex Langer era un europeo, parlava cinque lingue, per storia familiare e personale non poteva dirsi appartenente ad una patria nazionale ma alla patria europea, quella sì.
Non vi scrivo la sua storia, la potete trovare sul sito della Fondazione Langer o su Wikipedia. Volevo solo non fare passare inosservata una data che, certo, è solo una data ma le date servono anche a ricordare. Non credo vedremo mai una fiction sul Langer, magari riusciranno a censurarlo come la RAI ha fatto con la sua collega ed amica Adelaide Aglietta.
Langer non sarebbe collocabile in nessuna delle storie ufficiali di questo paese, lui costruiva ponti.