Il fenomeno del troncamento consiste nella caduta della vocale o della sillaba atona finale di una parola sia davanti a vocale sia davanti a consonante. A differenza dell’elisione, il troncamento non viene segnalato dall’apostrofo. Si può avere troncamento con l’articolo determinativo uno e i suoi composti, con l’aggettivo buono, sia davanti a parole che cominciano per vocale sia davanti a parole che cominciano per consonante, con gli aggettivi bello, quello, santo, quando precedono parole che incominciano per consonante (ricordare, però che in questi casi, il troncamento non si opera davanti a parole che iniziano per: pn, ps, gn, z, x, s seguita da consonante), con la parola frate, se precede un nome che inizia per consonante, con la parola suora, se precede nomi propri. Il troncamento è facoltativo (ma qualora uno scegliesse di troncare, non deve usare apostrofo) con tale e quale, con ora e i suoi composti.
30 Luglio 2012