Non riesco più a scrivere di politica. Sarà colpa delle vacanze appena trascorse, ma non riesco a trovare spunti di riflessione. Già ieri mi sono messo davanti al computer ed ho tentato di buttare giù qualche riga che fosse la sintesi delle mie inesatte analisi, ma poi mi sono fermato e mi sono chiesto: ma di cosa stiamo parlando?
La polemica tra Grillo e Benigni fa ridere. Nel senso che visto che mi piace la polemica politica ci rido sopra, ma oltre non riesco ad andare. Siamo davanti all’ennesimo schema che si ripete da mesi: io ti critico e tu cerchi di sputtanarmi. Ma questo dovrebbe entusiasmarmi?
Ho provato a meditare su una questione secondo me importante: perché parlare di crisi all’interno del centrosinistra in seguito alla lite tra Bersani e Grillo? Dei due solo Bersani è dichiaratamente di centrosinistra, l’altro no. Si potrebbe dunque parlare del superamento del bipolarismo nei fatti che ha colto di sorpresa l’informazione e la politica stessa. Un fattore non da poco sia il superamento del bipolarismo, sia il secondo fattore perché inciderà sul voto che verrà, ma tutti sono interessati a discutere di chi è fascista, chi morto vivente, da dove vengono i soldi per Benigni, se Grillo nel 1999 veramente ha chiesto soldi in nero come ha detto un del PD, ecc..
Non è un po’ stucchevole la discussione? Non rimaniamo un po’ troppo in superficie? La storia dei minatori. Hanno tutta la mia solidarietà, ma qualcuno ci vuole spiegare perché non è stato studiato alcun piano industriale che negli anni garantisse una ricollocazione degli operai? No, noi ci fermiamo davanti all’immagine che fa vendere i giornali e che permette l’esasperazione del tono.
Se il dibattito politico deve essere questo, forse è meglio parlare di calciomercato: chi prenderà il Milan in difesa?