L’errore in rassegnaSoprannomi e pseudonimi.

Capita spesso di imbattersi in nomi propri che, nel periodo, sono utilizzati come nomi comuni. Pensiamo, ad esempio, a Atlante (il personaggio mitologico condannato a sostenere il mondo) o a Cicero...

Capita spesso di imbattersi in nomi propri che, nel periodo, sono utilizzati come nomi comuni. Pensiamo, ad esempio, a Atlante (il personaggio mitologico condannato a sostenere il mondo) o a Cicerone (l’oratore romano più famoso- e forse anche il più odiato dagli studenti). Ed ecco, infatti, che usiamo la parola atlante per indicare il libro che raccoglie tutte le carte geografiche e definiamo cicerone una guida turistica molto preparata. Gli pseudonimi, invece, sono quei nomi propri che, in realtà, sono nomi falsi scelti appositamente da uno scrittore, un artista, ecc. (Alberto Moravia è lo pseudonimo di Alberto Pincherle). Infine, vengono considerati nomi propri i nomi di maschere (Pulcinella) e i soprannomi che, di solito, sono appellativi scherzosi o ingiuriosi. I soprannomi possono prendere spunto da qualche caratteristica individuale, dal luogo di provenienza, dal mestiere, ecc.

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