Che tempio faAdista e Micromega ricordano insieme il Concilio Vaticano II

In pochi, qualche decennio fa, avrebbero potuto immaginare che, a 50 anni di distanza, il Concilio e le sue interpretazioni sarebbero stati tra i temi più controversi e discussi all'interno della C...

In pochi, qualche decennio fa, avrebbero potuto immaginare che, a 50 anni di distanza, il Concilio e le sue interpretazioni sarebbero stati tra i temi più controversi e discussi all’interno della Chiesa. In realtà, in un Paese in cui ancora non si trova un terreno comune di discussione nemmeno sul fascismo e sulla Resistenza, un fatto del genere non dovrebbe stupire più di tanto: dividono tutte quelle questioni, circostanze ed eventi storici la cui lettura è funzionale ad un loro diverso uso politico.

E il Concilio è tra questi. Da parte vaticana, infatti, sono evidenti i tentativi di ripensarlo nei termini della continuità e non della discontinuità con il passato “tridentino” della Chiesa, occultandone così l’evidente cesura su materie come la libertà religiosa, il rapporto Chiesa-mondo, l’ecumenismo, la pace, la collegialità, il ruolo dei laici e delle donne, che hanno costituito l’asse portante del processo di trasformazione (tentato e in gran parte non riuscito) di un assetto di potere rimasto sostanzialmente immutato dai tempi del Concilio di Trento.

Adista, che su questi temi non è e non può essere “neutrale”, in occasione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II propone alla riflessione dei suoi lettori una serie di contributi che – in disaccordo con il revisionismo attuale – cercano non solo di ricostruire la temperie culturale ed ecclesiale che ha preceduto, attraversato e seguito quello straordinario evento, ma soprattutto intendono sostenere e rilanciare le ragioni di quanti oggi assumono sulle loro spalle il compito di portare a più pieno compimento quella intensa stagione di “primavera” ecclesiale.

Ad introdurre lo specialeche può essere richiesto in cartaceo o e-book presso la redazione di Adista, te. 06/6868692; mail: [email protected]), un saggio di Giulio Girardi – l’ultimo da lui pubblicato, all’inizio del 2006 – che costituisce un’originale ed interessante chiave di lettura delle dinamiche innescate a partire dal Vaticano II, oltre che il doveroso omaggio ad uno dei testimoni, tra i più osteggiati ed emarginati dall’establishment ecclesiastico, di quella Chiesa “altra” che alla profezia del Concilio intese e intende dare corpo e voce.

I contributi sono firmati da Franco Amatori, Nicoletta Dentico, Massimo Faggioli, Roberto Fiorini, Giovanni Franzoni, Andrea Grillo, Raniero La Valle, Eugenio Melandri, Lidia Menapace, Daniele Menozzi, Paolo Ricca, Luigi Sandri, Felice Scalia, Lilia Sebastiani, Ortensio da Spinetoli, Sergio Tanzarella, Marcello Vigli.

Lo speciale verrà presentato a Roma il 17 ottobre alle ore 17.30, presso il Salone della Comunità di San Paolo (via Ostiense 152b, metro B Garbatella) insieme ad un numero monografico di Micromega, su “Chiesa gerarchica e Chiesa di Dio”. Ospiti Corrado Augias, giornalista e saggista Vito Mancuso, teologo, Paolo Flores d’Arcais, direttore di MicroMega, Giovanni Franzoni, teologo ed animatore della CdB di S. Paolo. Modera Valerio Gigante, di Adista

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