Magro, non troppo alto e soprattutto non così muscoloso come appare nei suoi films. Bello e…. accompagnato. No, non da Penelope, piuttosto da un passeggino con baby a bordo. Quindi, praticamente solo. Io lo guardo, mi ricorda qualcuno ma non metto a fuoco. Lui mi guarda e mette a fuoco benissssssssimo. Non ci penso, da quando sono abbronzata qua mi guardan tutti, sono praticamente un marziano per i locals, abituati al pallore britannico. Poi lui passa, più vicino, ancora più vicino, e allora capisco. Javier! Ecco! Non so perché non ho fatto una di quelle che io chiamo “allegrate” cioé invitarlo a cena, tipo. Sono così, io, non ci penso molto alle cose (direi che si nota?) e però poi succedono sempre. Quindi mi affretto a chiamare il marito-che-vive-accampato-in-ufficio ma, che ve lo dico a fa’, ha il cellulare spento. E allora decido che oggi, sì, ho voglia d’impuntarmi. E se fossi caduta nel lago inciampando in un cigno? E se fossi stata investita dal guardiano del parco? E se avessi comprato un palloncino a Viola e lei avesse preso il volo nel cielo? Così chiamo in ufficio, risponde una segretaria carina e gentile (ma chi se ne frega) che mi passa l’interno di Mr. Stakhanov. Non risponde. Ma come non risponde, LUI deve rispondere, deve essere sempre pronto, lì, per un’emergenza, e questa è un’emergenza. Provo e riprovo quando finalmente, dopo 2 ore (Viola è ormai appesa a un grattacielo circondata da elicotteri che senza bucare il palloncino stanno cercando di salvarla, io sono affogata in 2 cm di lago e il guardiano mi sta violentando dietro un cespuglio), risponde: “Pronto?” un po’ con la patata in bocca. Io, tutto d’un fiato: “Dove-sei-dove-sei-stato-avevamo-bisogno-di-te-c’era-un’emergenza-possibile-che-non-ti-troviamo-mai-devi-essere-sempre-reperibileeeeeee”. Lui: “Ciao amore, come stai, che bello sentirti!”. Allora rido, perché tanto sono ironica, non c’è verso. “Guarda che ti chiamavo dappertutto, c’era una cosa importantissima, praticamente un’emergenza!”. E lui: ” Avevo il cellulare scarico e poi sono stato in riunione per 3 ore di seguito….ma dimmi, state bene? cos’è successo? dov’è Viola?”. (Nella mia testa: “attaccata a un grattacielo tipo King Kong che sta cercando di scendere?”). In realtà: “No, no, stiamo tutte bene, sai sono passate due ore! Ma lo sai che ho visto Javier Bardem?!!”. Lui: “Conoscendoti direi che la tua “emergenza” fosse questa, ma voglio darti ancora una possibilità per riscattarti ….”. Io: “Ehmmmm…..no no, volevo dirti che siamo venute al parco ma che non abbiamo le noccioline per gli scoiattoli!”. Lui: “Ciaaaaoooooooo……ci vediamo a casaaaaa”.
Uffa che noioso però. Vabeh, dai Viola, andiamo a stenderci al sole sul prato, oggi vacanza! E poi, guarda un po’, alle nostre spalle si materializza Paul Mc Cartney. Ragazzi, siamo a Londra, che ve lo dico a fa’. La BBC2 darà un concerto domenica, giorno del mio anniversario di…si, insomma, quando ci siamo sposati, e così oggi c’erano le prove. Quindi stesa, sul prato verde, con sopra il cielo blu, a Londra, con 27°, Viola che gioca con i suoi scoiattoli senza noccioline, e Paul che “prova” Let It Be…. e sì che lascio che sia, e chi cambierebbe nulla.
Viola che esce dall’albero magico