manco manco manco da troppe ore. sono in entropia totale. ho tutto sotto controllo. no, non è vero, ho le scadenze col fiato sul collo. come faccioooooooooooooo. amo il mio ufficio. domani Viola inizia scuola, il suo primo giorno. Niente asilo punk a questo giro. In compenso la mamma ha il desk nello spazio più creativo che c’è sul pianeta. Devo finire la traduzione per la reuters. Manca poco. E poi devo scrivere 3 pezzi per il corriere. Ce la posso fare. E domani conferenza stampa con Ken Follet. Ma siiiii. E il dottore? Dove lo metti Allegra il dottore? Si si, vado anche da lui, tranquilla. No, non sono tranquilla, sono una scheggia, una mina vagante col sorriso da ebete, forse un po’ contratto per l’irrequietudine. La mia vita privata è complicata diceva la ministra francese. Io, da semplice cittadina italiana, posso dire che il mio cervello privato è complicato. Sono tornata e mi sono scoperta più entusiasta di prima su questa dannata metropoli. Eppure vorrei partire. C’è mia madre che mi aiuta con la mitica Viola e così posso ritagliarmi sacro sante ore per lavorare. Come farò dopo? Devo fare tutto dalle 9 alle 3, finché Viola è a scuola. E se si ammala? Se si ammala faremo a turno suo padre ed io. Giusto no? Tra l’altro tra poco è il compleanno di LUI ed io ho questi cavolo di gratta e vinci che, per l’appunto, ho vinto, e che devo utilizzare: giro in elicottero, spa di lusso, ritratto di famiglia, cena fuori….continuano a mandarmene ed io continuo a vincere. Che dite, ci sarà qualcosa sotto? Scratch scratch scratch….3 alberelli….3 alberelli = un taglio di capelli, e vai! scratch scratch scratch….3 ciliegine….3 ciliegine = luxurious afternoon tea, yeah! E avanti così, dura da Giugno questa storia, non avremo neanche il tempo di goderli, tutti questi premi. Insomma, la sera sono piena di idee per scrivervi cose ben più interessanti, ma poi non ce la faccio, arrivo qui e le dita iniziano a scrivere da sole, vomito parole. Vorrei, davvero vorrei, illuminarvi su qualche strana questione, tipo quella delle tasse….ah sì ecco, devo ricordarmi di scrivervi questa. Geniale! Sono in credito con lo Stato Italiano di un migliaio di euro, ma non preoccupatevi, mi è stato detto che li avrò fra qualche anno. Invece siamo qua da quanto, 9 mesi? Ecco, è già arrivato l’assegno del credito che abbiamo per tasse pagate in eccesso. No dico, ci rendiamo conto? L’assegno è arrivato a giugno, forse inerente a Dicembre?? Ieri ero con mia madre e Viola nel paradiso terrestre di mia mamma, cioé in una pasticceria, a rifocillarmi di squisite meringhe ai frutti della passione (ah!) dopo aver saltato lunch. Poi gira che ti rigira, entriamo in un negozio per bambini. Proprio mentre sto uscendo, una ragazza, davvero molto carina, mi ferma e mi chiede se sono la blogger di questo blog, ovviamente. Caspita, che ganza! Non io, lei! Lei che così, mi ferma, in un negozio, senza la matematica certezza che fossi io, ma comunque lo fa, si fa avanti e chiede. Brava. Saremo amiche. E poi qui, in ufficio, la production director ed io chiacchieriamo per fare conoscenza, amicizia e parlando di scuole a londra, mi riferisco al vecchio asilo di Viola come “punk” (vedi il mio post di gennaio). E lei, con uno splendido sorriso, mi dice di conoscermi, di aver letto il mio blog. Ma è pazzesco, penso io, com’è possibile? Non lo so, ma intanto la ragazza accanto a me m’invita a prendere un…tea ovviamente. Opto per il caffé e mi chiedo se in un ufficio inglese troverò mai del caffé. Giro l’angolo ed ho un’apparizione: una cucina. Una cucina con TUTTO. Dai cereali, agli snacks, i biscotti, il tea ovviamente in qualunque forma, tipo, gusto, ma soprattutto….la macchina del caffé. italiana. a cialde. Tutto questo è incredibile, quasi come le ragazze che mi conoscono tramite questo blog. E’ fantastico. Decido di scrivere al capo. Deve sapere quanto gli sono riconoscente.
12 Settembre 2012