Sfogliando le mie fonti preferite ho trovato una notizia che faceva proprio al caso mio. E non solo. Le polemiche degli ultimi tempi in tema di piste ciclabili a Milano si sprecano. E guarda caso oggi leggevo con interesse il post di Massimiliano Gallo sulla “dittatura culturale” delle piste ciclabili.
Situazione complessa. Chi più ne ha più ne metta. Manca tutto: mancano le ciclabili, manca un criterio per la loro realizzazione, mancano le strade, le teste pensanti, mancano i ciclisti (le bici pare siano in aumento..), manca la cultura all’uso delle due ruote.
Abbondano, invece, buche nei (pochi) percorsi, radici di alberi pronte ad abbattere ciclisti distratti, frasi del tipo “deficiente guarda dove vai” ogni volta che salgo sul marciapiede per evitare di ritrovarmi tra le rotaie e il pavé sconnesso. Insomma, è un gran casino.
Ma, della serie chi fa da sé fa per tre e intanto che aspettiamo di raggiungere il livello di “maturazione ciclistica” di altre città europee (faccina che ride tappandosi la bocca), c’è Xfire Bike Lane Safety Light.
Cos’è? E’ un proiettore dotato di attacco universale per ogni tipo di sellino di bicicletta e che proietta una sorta di doppio raggio laser rosso da 5 milliwatt sulla pavimentazione stradale, da entrambi i lati delle due ruote.
Una sorta di corsia provvisoria visibile fino a due chilometri di distanza. Unico neo le batterie. Non sono ricaricabili e durano circa venti ore. Per ciclisti notturni.
Acquistabile sul sito di Thexfire, costo 30 euro.