Ormai in Silicon Valley è uno status symbol. Vestirsi male è un must, un segno del proprio successo e di una creatività così incontenibile e indaffarata che va al di là di qualsiasi formalismo. Perché chi ha tempo di pensare allo specchio, ai colori e agli abbinamenti tra diversi capi quando le idee possono valere milioni e milioni di dollari? Risposta: nessuno. E se del perenne abbigliamento casual che gli abitanti della mecca delle start up hanno adottato, molto è già stato detto, ieri ne è arrivata la più incisiva delle conferme.
Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, in un’intervista che sarà trasmessa domani sul network televisivo americano Msnbc, ma uscita a spezzoni oggi sui media americani ha confessato: “Mi metto la stessa cosa tutti i giorni”. Maglietta sportiva a maniche corte, jeans sempre blu scuro e mai troppo stretti, le immancabile scarpe da corsa New Balance (se non sono i famigerati flip-flop) e quando fa freddo la felpa con il cappuccio (nero con l’interno celeste scuro) sono gli elementi di una quasi onnipresente divisa (Ricordate la foto del giovane Mark e Zuckerberg alla conferenza organizzata da Allan&Overy nel luglio scorso a Sun Valley, in Idaho? Anche lì menre stringeva la mano a Mario Monti era vestito in quel modo). E per essere vestiti nel medesimo modo tutti i giorni (a meno che non ci si cambi mai, ma il giovano Marc ha sempre la faccia molto pulita) bisogna avere magliette, pantaloni e scarpe uguali in gran quantità. Il conduttore prova a indovinare: “12?”. Zuckerbeg subito risponde sorridendo: “Una ventina … e un solo cassetto. Come tutti gli uomini”.
Il resto dell’armadio è utilizzato dalla moglie, Priscilla Chan, conosciuta durante l’università ad Harvard. Chan come molte delle altre mogli della Silicon Valley è un po’ più fantasiosa (ci vuole poco, anzi pochissimo), ma senza eccessi. Il suo mantra sembra essere semplicità e sportività. Motivi floreali, gonne ampie e mai troppo corte, infradito o scarpe basse. A volte una maglietta attillata o uno stivale. Nulla più. E perché dovrebbe? Laureata in medicina all’Università della California a San Francisco è già pediatra e coinvolta in tutto e per tutto nel business delle fondazioni caritatevoli. E’ lei secondo indiscrezione che avrebbe convinto il marito a fare una cospicua donazione in favore di Donate Life America, tra le più grande Ong americane che si interessano di donazione di organi. Chan è stata veloce a calarsi in un ruolo del tutto simile alle moglie di altri due big della Silicon Valley: Steve Jobs e Bill Gates. E tra Zuckerberg e questi due veterani la liste delle cose in comune è lunga: tutti e tre hanno lasciato l’università prima del tempo, sono multimilionari e la rivista americano GQ li relega sempre in cima alla liste dei peggio vestiti dell’enclave tecnologica californiana. Jobs è arcinoto per il girocollo nero, i jeans blu chiaro e anche lui le scarpe da ginnastica New Balance (prima Adidas). Mentre Gates anche se per le regole della formalità può essere considerato più elegante ha sempre l’aria da impiegato grigio e triste come fosse lo scrivano Bartleby di Melville che a ogni proposta risponde “preferirei di no”. Così Zuckerberg da oggi fa ufficialmente parte di questa tradizione.