L’idea è giusta, ma l’effetto comico (involontario) è garantito. Ieri, annus domini 2012, la Fondazione Cariplo, tra i grandi azionisti di Intesa Sanpaolo, ha annunciato lo sbarco sui social network. A presentare l’iniziativa, come si vede nel video qui sotto, c’è Giuseppe Guzzetti. «Cari navigatori del web, buongiorno e benvenuti sul nostro sito!», esordisce l’avvocato di Turate.
Sì, Guzzetti. Che è nato nel 1934. Che si iscrive alla Democrazia Cristiana nel 1953. Che è stato presidente dal ’79 all’87 della Regione Lombardia. Che dice: «Inaugurare la nostra presenza sui social network rappresenta per noi un passaggio molto significativo perché apre una nuova fase in cui vogliamo dialogare di più e direttamente con le organizzazioni no profit e con le persone che le animano», con l’occhiale fisso alla telecamera. “Passaggio significativo”, “nuova fase”….Un eloquio da riunione di partito, o da libro stampato. Tuttavia, continua l’avvocato con una musichetta di sottofondo che manco le televendite di Giorgio Mastrota: «Sono queste persone infatti, con il contributo di quanti lavorano in Fondazione Cariplo, per lo più giovani e tante ragazze, che realizzano concretamente le numerose iniziative che costituiscono il bene comune, fine ultimo del nostro operato». Ecco ma se in Fondazione Cariplo ci sono “perlopiù giovani e tante ragazze”, non era forse meglio affidare alla loro voce il video di presentazione? Youtube non sembra il palcoscenico adatto allo standing e alla storia del presidente di Cariplo e dell’Acri, la lobby delle Fondazioni bancarie. Bene Cariplo sui social network, ma lasciate stare Guzzetti, bene storico da preservare. Tanto più che il vero Guzzetti ha la battuta sempre pronta e brillante, e dunque ci chiediamo: ma chi gli ha scritto quel testo palloso?
PS. Suggeriamo alla Cariplo di riprovarci con un video simile a quello di presentazione della pagina Facebook di Shimon Peres, presidente di Israele. Funzionerebbe alla grande.